Al via una ricognizione dell'elicottero "Nemo 7" per monitorare lo stato dei 19 relitti già censiti dalla Capitaneria di porto di Roma lungo le sponde del Tevere, situati tra Fiumicino e Castel Giubileo. Si tratta di resti che possono arrecare anche rischi per la navigazione. Le attività rientrano tra quelle pianificate secondo le direttive della Direzione marittima del Lazio.
Il contributo della Guardia costiera alle iniziative di tutela e bonifica del delicato ecosistema del fiume Tevere, si colloca nel "quadro delle azioni previste dal contratto di fiume, sottoscritto a febbraio di quest'anno e che vede la partecipazione di istituzioni, enti di governo del territorio e rappresentanti di associazioni ambientaliste nella realizzazione di progetti di educazione ambientale, di prevenzione delle morie ittiche e per la rimozione dei relitti".
A bordo dell'elicottero una squadra di tecnici che si è occupata di verificare la presenza di eventuali immissioni inquinanti lungo l'asta fluviale, con la strumentazione infrarosso di bordo. L'obiettivo principale della missione è stato il monitoraggio dall'alto dei 19 relitti per i quali la Regione Lazio, d'intesa con le amministrazioni comunali di Roma e Fiumicino, che ha avviato un piano di rimozione.