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Profumo di addio

L'assemblea convocata per il 30 maggio potrebbe essere l'ultima per l'ad di Leoardo, colpito di nuovo da azioni di responsabilità

E se questa fosse davvero la volta che l’amministratore delegato di Leonardo, il condannato Alessandro Profumo, rischia il posto? La data da tenere presente è quella dell’assemblea fissata per il 30 maggio perché verrà intentata contro di lui l’azione di responsabilità. Secondo quanto riporta il sito Ilparagone.it, sono almeno in due i proxy advisor pronti a dare nuovamente indicazione contro l’ad ai fondi: si tratta di Glass Lewis e Frontis che già un anno fa si erano schierati contro Profumo. Poi c'è Bluebell, il fondo guidato da Giuseppe Bivona, che si ripropone lancia in resta contro l'ad, come ha già fatto nel 2021.

Come hadichiarato all'Ansa Sergio carbonara, titolare di Frontis, "abbiamo raccomandato di approvare la proposta di Bluebell perché la gravità delle motivazioni della sentenza che sono state pubblicate, benché di primo grado, rischiano di far venir meno il rapporto fiduciario tra azionisti e ad”. Nella lettera di accuse di Bivona si evidenzia che con “una sentenza di primo grado pubblicata il 7 aprile 2021, il dottor Profumo è stato riconosciuto colpevole del reato di false comunicazioni sociali e manipolazione informativa, reati commessi nel suo precedente ruolo di presidente del Monte dei Paschi. Il signor Profumo è stato condannato a sei anni di reclusione, 2,5 milioni di Euro di multa, cinque anni di interdizione dai pubblici uffici, due anni di interdizione dagli uffici direttivi delle imprese ed è stato inoltre dichiarato inidoneo a contrarre con la pubblica amministrazione per un periodo di due anni”. Nonostante tutto questo, sembra concludere il numero uno di Bluebell, Profumo sta ancora al vertice di Leonardo.

Nell’azione 2022, però, c’è un elemento nuovo, emerso dopo le notizie pubblicate da La Verità su un’altra brutta vicenda: la vendita fallita in Colombia di navi e aerei militari "e il ruolo da intermediario svolto dall’ex premier Massimo D’Alema sospettato di avere legami con i vertici dell’ex Finmeccanica”. Messo tutto insieme il pacchetto, ribadisce il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, "questa volta per Profumo si mette male: tanto che i consigli degli advisor, tra pochi giorni, sono destinati ad avere un peso decisivo nella posizione dei fondi" e questa per l'ad non è una buona notizia”. La deliberazione dell’azione di responsabilità, infatti, comporta la decadenza immediata dalla carica di Ad.

Ricordiamo che nell’azionariato di Leonardo ci sono alcuni dei colossi globali come Vanguard, T. Rowe, Norges Bank, Schroder Investment, Dimensional Fund Advisors, Blackrock, Dnca Finance, Invesco, Pictet , Aviva, Amundi, Artcmis, Natixis e attori italiani come Fideuram, Mediolanum e Generali. Secondo Ilfattoquotidiano,it “si stima che il loro peso non sia inferiore al 45%: anche dalle loro scelte, dunque, dipenderà il futuro di Profumo. Come spesso accade quando c’è da prendere posizione i fondi si rimettono ai consigli dei proxy: le società specializzate nell’analisi delle informative societarie si riuniranno a brevissimo e probabilmente già la prossima settimana diranno la loro. L'anno scorso Frontis e Glass Lewis si erano espressi a favore dell’azione responsabilità che, nella sostanza, adduceva le stesse motivazioni di quella attuale".

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