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Grave incidente all'aeroporto di Genova

Nel week end un addetto allo scalo è morto precipitando in mare con l'auto di servizio: la procura apre l'inchiesta

Grave incidente nel week end all'Aeroporto di Genova Cristoforo Colombo. Come ha reso noto il primo comunicato emanato dallo scalo, intorno all’una della notte tra venerdì 20 e sabato 21 maggio, "durante un’ispezione di routine della pista di volo, un'auto di servizio con a bordo un nostro operatore è caduta in mare in corrispondenza dell’estremità ovest del sedime. Il dipendente di Aeroporto di Genova alla guida del veicolo è purtroppo deceduto". Il lavoratore deceduto, si è appreso successivamente, si chiamava Sergej Robbiano, aveva 51 anni.

"Al momento -riporta il comunicato di sabato notte- non è possibile fare ipotesi sulle cause dell’incidente. I sommozzatori dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, con la collaborazione della Capitaneria, hanno provveduto alla localizzazione del mezzo e al recupero del corpo. L’aeroporto ha ripreso la normale operatività al completamento delle operazioni di gestione dell’emergenza. Aeroporto di Genova -prosegue il comunicato- collabora con le autorità preposte per l’accertamento delle cause del tragico evento. I nostri primi pensieri vanno ai familiari e ai cari del nostro collega così inspiegabilmente e tragicamente scomparso".

Secondo quanto scrive il quotidiano genovese Il Secolo XIX l'incidente rimane, di fatto, inspiegabile: il pick-up di servizio che Robbiano stava guidando per dare il segnale di pista libera alla torre di controllo, e autorizzare il decollo del volo Ryanair diretto a Palermo, è finito in mare trasformandosi in una trappola mortale. Era circa l’una di notte quando Robbiano è salito sull’auto per fare il controllo della pista numero 10, da dove era previsto il decollo (in ritardo) del volo Ryanair diretto a Palermo: il cinquantunenne era l’addetto alla Bird control unit, aveva il compito di rilevare la presenza di volatili o di ostacoli imprevisti sull’asfalto. Quando è entrato nell’area riservata ha avvertito la torre, come prevede il protocollo, che aveva iniziato il sopralluogo.

Il controllore ha atteso il segnale di fine ispezione, segnale che però non è mai arrivato: senza l'ok non si poteva dare il via libera all’accensione dei motori al pilota del velivolo. Subito si è pensato a una dimenticanza, ma quando Robbiano non ha risposto al telefono sono iniziate le ricerche: quando i colleghi hanno visto i new jersey in terra come birilli, hanno capito subito tutto.

La dinamica, comunque, è ancora incerta, tanto che la Procura lascia aperte tutte le ipotesi: dal malore al guasto meccanico, dalla distrazione al gesto volontario, anche se per quest'ultima ipotesi non sono stati trovate lettere né messaggi che possano confermarla. Più probabile il primo, ossia il malore alla guida, anche se il sostituto procuratore Giancarlo Vona non esclude nulla.

Le reazioni all'incidente sul lavoro, ennesima morte bianca in Italia, non si sono fatte attendere. Cordoglio ma anche rabbia nel sindacato Usb a cui era iscritto Robbiano. Rabbia, riporta il quotidiano online Genova24, perché i soccorsi sarebbero arrivati in ritardo dopo che i colleghi si sono accorti che l’auto del dipendente poteva essere finita in mare. I primi sommozzatori arrivati sul posto sono stati i carabinieri “con i tempi tecnici di allertamento che non sono per le forze dell’ordine quelli di un intervento urgente che abbiamo noi", spiega Davide Palini, coordinatore regionale Usb per i vigili del fuoco.

A Genova, però, i sommozzatori non c’erano. "A causa della carenza di personale i sommozzatori dei Vigili del fuoco sono presenti in 2 turni su 2, così il comando ha dovuto chiamare i colleghi di Torino" spiega il sindacalista. "I colleghi avrebbero potuto arrivare più velocemente in elicottero ma non hanno potuto perché sono sprovvisti dell’autorizzazione per il volo notturno. Cosi sono dovuti venire con il furgone".

Il sindacato Usb definisce "sconcertante" l’assenza dei sommozzatori a Genova, città capoluogo di una regione che si affaccia sul mediterraneo con infrastrutture portuali e aeroportuali che insistono sullo specchio acqueo, nonché fabbriche come le acciaierie prospicienti l’aeroporto ed un aumento considerevole di presenze turistiche con oltre 11 milioni nel 2021. Il sindacato "chiede assunzioni per garantire h24 nelle sedi di Genova e La Spezia. Oggi -prosegue il rappresentante sindacale- per tutta la costa ligure abbiamo a disposizione solo 2 turni di vigili del fuoco su 4 per la sede genovese ed 1 su quello spezzino".

Per tutta risposta, in accordo con quanto reso noto dai sindacati, il coordinamento Usb dei Vigili del Fuoco Liguria ha proclamato una giornata di sciopero per la condizione inaccettabile ed insostenibile che più essere risolta solo con un piano urgente di assunzioni.

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