"Fabio Rampelli ci ha informati che il dossier ITA-Alitalia è all'attenzione personale di Giorgia Meloni, intenzionata a difendere gli interessi nazionali. Se ci mettiamo d'accordo sul significato di 'interessi nazionali' la questione si risolve rapidamente e bene: con la cessione di ITA. Nel caso della compagnia aerea gli 'interessi nazionali' sono presto individuati: coincidono con gli interessi dei contribuenti ai quali, nel corso degli ultimi 15 anni, sono stati chiesti 14 miliardi di Euro per coprire i puntuali e ripetuti buchi di bilancio", scrive il responsabile Infrastrutture e trasporti di Azione, Osvaldo Napoli. 

"C'è materia per discutere -aggiunge- sicuramente: ma se Meloni pensa che la tutela degli interessi nazionali si realizza soltanto perché si mette il tricolore sulla livrea degli aerei, rischiamo di scaricare sui contribuenti, già stremati da inflazione e caro-bollette, oneri a questo punto insostenibili. Ulteriori ritardi nella cessione di ITA avranno come unica conseguenza la sua successiva svendita, con dolorosi tagli del personale a quel punto imposti anche dal più generoso degli acquirenti".

"ITA va ceduta -conclude Napoli- nessuno vuole svenderla, e va ceduta chiedendo garanzie precise agli acquirenti. Prima fra tutte che ci sia un partner industriale che investa nella compagnia garantendone lo sviluppo, con un preciso piano di investimenti pluriennali e con la garanzia di mantenere i livelli occupazionali. Altro punto importante è la diffusione territoriale dello sviluppo: la nuova ITA non può essere Fiumicino-centrica e trascurare altri scali nevralgici per la nostra economia, sul piano turistico ed industriale".