La società aeroportuale Sogeap che gestisce lo scalo "Giuseppe Verdi" di Parma punta a potenziare l'offerta di collegamenti aerei per facilitare lo sviluppo delle attività turistiche e produttive del territorio, oltre che sviluppare l'occupazione. Lo sanno bene anche all'Ufficio turismo della Regione Emilia Romagna, nel cui sito però offrono indicazione su come raggiungere lo scalo solo in auto, treno ed autobus. 

Eppure uno straniero che atterra a Parma resta in media quattro giorni e spende 400 Euro al giorno tra arte, cibo, cultura ed attrazioni di ogni genere. Si pensi ai brevi ma intensi periodi del settembre gastronomico e del Festival Verdi. Inoltre, l'aeroporto attrae investimenti e garantisce il diritto alla mobilità del territorio con il resto d'Europa. A Parma guardano alla mancata citazione nel sito istituzionale come ad un segnale preoccupante e serve più attenzione.

Fanno pensare le parole del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che aveva affermato: "Gli aeroporti sono i nostri gioielli, da sempre parte attiva della storia di successo del turismo Veneto. Se non ci fosse un sistema aeroportuale come quello del Nord-Est, non saremmo la prima Regione in Italia per presenze turistiche e non saremmo la più grande industria per fatturato". 

"Il nostro territorio ha urgente bisogno di forme di collegamento con il resto del Paese e del mondo. Lo sviluppo dello scalo è fondamentale per la crescita della nostra provincia con il suo importante tessuto produttivo e le attività economiche legate al turismo", ha dichiarato di recente il presidente della Provincia di Cuneo, Federico Borgna.