Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim Cisl, rende noto in un comunicato-stampa che "Il gruppo finlandese Wartsila, dopo aver pugnalato alle spalle 900 dipendenti e le loro famiglie, l'intera collettività sociale ed industriale triestina e snobbato la proposta del progetto annunciato dal Mise 'Industria del mare', va oltre.
Pretende che i lavoratori siano parte attiva nello smaltimento industriale del sito di Bagnoli magari indossando anche i guanti bianchi.
Il presidio pacifico ai cancelli, quindi, rimarrà fino a quando non ci saranno le condizioni per discutere un serio piano industriale ed occupazionale, non accetteremo che con un colpo di spugna venga cancellata una storia industriale di decenni e con essa le competenze dei 900 lavoratori di Bagnoli. Ribadiamo, serve una soluzione industriale duratura e solida.
Ora attendiamo a breve una data per una nuova convocazione del Mise, richiesta da Fim, Fiom Uilm per capire come procedere da parte del ministro Giorgetti capire in che modo 'la questione non finisce qui'. Come lui stesso ha dichiarato al termine dell'incontro ministeriale con il gruppo finlandese dello scorso 27 luglio". Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news.