L'aeronautica militare russa ha avviato ieri una campagna di bombardamenti a tappeto sui binari ucraini. L'obiettivo è quello di bloccare i rifornimenti di armamenti provenienti da oltreconfine, dai Paesi dell'Unione Europa. I missili hanno paralizzato gran parte della rete ferroviaria. L'attacco è iniziato alle prime ore del giorno con almeno cinque raid aerei che hanno distrutto anche alcune centrali elettriche.
I bombardamenti hanno colpito gli snodi chiave delle tratte ferrate che uniscono la capitale Kiev al confine polacco. Al momento i danni alle infrastrutture sono gravi e le difficoltà aumentano a causa della mancanza di pezzi di ricambio. Colpiti anche stabilimenti per lo stoccaggio del carburante, officine belliche, depositi di munizioni e basi militari nell'est del Paese.
Si tratta non solo di un attacco militare, ma anche di un segnale nei confronti della popolazione. Sono infatti alcuni milioni gli ucraini che sono risusciti a mettersi in salvo, abbandonando le zone in guerra, proprio grazie al treno. Insomma, il conflitto armato cresce di intensità e nessuno adesso potrà più sentirsi al sicuro negli spostamenti. Senza dimenticare che il trasporto marittimo cargo nel mar Nero è bloccato dall'inizio del conflitto.