Stellantis nel mirino della procura di Francoforte. I magistrati tedeschi hanno, infatti, aperto un’indagine sulla vendita di auto dotate di motori diesel truccati. Secondo l'Afp, oggi gli inquirenti hanno effettuato delle verifiche nelle sedi di Suzuki, Stellantis e del fornitore di attrezzature Marelli in Germania, Italia e Ungheria. La notizia è stata confermata dal gruppo dell'ad Carlos Tavares che, in una nota ufficiale dichiara: "è stata notificata a Fca Italia oggi una richiesta di fornire informazioni e documenti in relazione a ulteriori attività d'indagine della Procura di Francoforte in merito all'uso di un software di controllo delle emissioni presumibilmente inammissibile nei motori diesel forniti a Suzuki".
Secondo la procura tedesca, Fca avrebbe fornito i motori e il gruppo Marelli il software che non sarebbero conformi alle norme antinquinamento europee. Nel comunicato si sottolinea che "questo fa seguito alle indagini su accuse simili condotte nel 2020. La società continuerà a cooperare pienamente alle indagini sulla vicenda". Le perquisizioni sono state effettuate a Heidelberg, a sud di Francoforte, a Corbetta in Italia ed a Esztergom in Ungheria: l'obiettivo dei blitz era quello di sequestrare comunicazioni e dati software. Stellantis è coinvolta in queste indagini che riguardano Fca in virtù della fusione con il gruppo francese Psa che, nel 2021, ha dato vita al colosso italo-francese che, per questo, è coinvolto nell’inchiesta per sospetta frode.
Nel 2018 il ministero dei trasporti giapponese ha annunciato che Suzuki aveva ammesso di aver falsificato i test di controllo dell’inquinamento di alcuni veicoli. Il gruppo giapponese è accusato di aver venduto più di 22.000 auto dotate di dispositivi illegali che le facevano apparire più "pulite" nei test di laboratorio di quanto non fossero nell’utilizzo quotidiano.