"Grande leadership mondiale" e "grande onore a chi l'ha portata fino a qui, ma anche tanto futuro". Si è espresso così, dando un colpo al cerchio e uno alla botte, il nuovo ad di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, intervento al termine di una visita ai cantieri di Monfalcone, accompagnando il ministro Giancarlo Giorgetti e il suo omologo croato Davor Filipovic. E se il passato, appena accennato da Folgiero, richiama alla mente un saluto all'ex ad Giuseppe Bono, il futuro sta tutto nelle strategie che proprio il nuovo ad ha in mente.
Quella di Bono è un'ombra lunga che continua a svettare in azienda. Lo attestano proprio le parole di Folgiero. "Fincantieri -sottolinea il nuovo ad- è un'azienda che negli ultimi vent'anni ha fatto salti in avanti che hanno portato la navalmeccanica italiana ai vertici del mondo. Quindi è, prima di tutto, un privilegio prendere il testimone da chi è riuscito a prendere un pezzo dell'industria pesante italiana e, invece di combattere in difesa, come spesso si fa, è andato all'attacco. Il gruppo -prosegue l'ad- è cresciuto, ha preso quote di mercato, ha assunto persone. La cosa più bella, girando per questo cantiere, è vedere tanti giovani. Spesso le competenze non si tramandano, qua hai invece la sensazione che si tramandino".
Per il futuro, sono in molti a concordare con il manager il quale, durante la visita a Monfalcone, ha messo l'accento sul fatto che occorrerà capire quali saranno, prima di tutto, "i prossimi cicli industriali. Capire -spiega Folgiero- quali saranno le prossime sfide. Il ministro Giorgetti -prosegue il manager- ha parlato di idrogeno: c'è il tema della digitalizzazione, cioè come si fa a rimanere distintivi nell'industria metalmeccanica facendosi forti di quello che si è fatto negli ultimi anni".