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Ferrovie fa i conti con gli extracosti

Con 3,4 miliardi in più Rfi aggiorna i prezziari: aumentano da 19 a 23 le gare d'appalto

Rfi ha aggiornato il quadro economico delle principali opere in gara nel 2022. Le gare sono passate da 19 a 23, con 17 bandi nel Pnrr e 6 extra Pnrr. Sulla fascia alta dei lavori programmati emerge un valore complessivo di 18 miliardi di Euro anche se, come annunciato al Festival dell'Economia di Trento dall'ad di Fs, Luigi Ferraris, il piano totale 2022 va oltre 119 miliardi.

Le 21 opere per cui è disponibile il vecchio costo (mancano proprio Passante Av di Firenze e lotto della Sa-Rc) valgono oggi 15,012 miliardi di Euro mentre valevano 11,608 miliardi solo tre mesi fa: l'aumento delle basi d'asta è, quindi, del 29,3%. Secondo gli ultimi dati, gli extracosti si aggirano già intorno a 3,4 miliardi di Euro.

La pronta reazione di Rete ferroviaria italiana sulla voragine degli extracosti che rischiava di far deragliare il Pnrr, come aveva spiegato Ferraris a Trento, va condivisa con il decreto Aiuti tramite il quale il Governo ha messo a disposizione 7,5 miliardi di Euro per le opere del Pnrr da aggiornare. Sarà poi un Dpcm specifico, su proposta del Mef, ad assegnare le risorse disponibili alle singole opere. 

Dal canto suo, la società guidata da Vera Florani è stato pronta ad adeguare i prezziari due volte a distanza di due mesi e poi a ridefinire il quadro economico di tutte le principali opere in cantiere.

Fra le new entry c'è il passante e la nuova stazione Av di Firenze che comportano un investimento di 1,2 miliardi di Euro extra Pnrr: slittano, invece, al 2023 due dei tre lotti della Salerno- Reggio Calabria, ossia il Romagnano-Praja e il raddoppio della galleria Santomarco, mentre va avanti la tratta Battipaglia-Romagnano da 1,8 miliardi di Euro. 

Per quanto riguarda l'apertura dei cantieri, il Pnrr pone il 2023 come limite per l'affidamento degli appalti e il 2026 come termine per la realizzazione. Inoltre, il Pnrr ha scelto di mettere a gara anche il progetto preliminare, cosa che richiede un anno circa per fare il progetto definitivo, autorizzarlo nel dettagli e avviare i cantieri. 

Gran parte dei cantieri, dunque, apriranno dal 2023: fanno eccezione le 5 opere Av già in corso che Bruxelles accettò di inserire tra quelle Pnrr ossia il Terzo valico, il Brescia-Verona, Verona-Padova, Napoli-Bari e Palermo-Catania. Rfi conta di aprire i cantieri nel luglio 2022 di due lotti su Napoli-Bari e Adriatica, mentre tra fine 2022 e inizio 2023 dovrebbero cominciare i lavori preparatori su un altro lotto Palermo-Catania, sulla linea per l'Aeroporto di Venezia e sulla circonvallazione di Trento. 

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