Il Climate Change Committee (Ccc), il gruppo di consulenti per il clima del governo britannico ha avvertito che la transizione dalle auto a motore endotermico verso quelle a batteria renderà necessario trovare un modo per coprire un buco nelle finanze pubbliche del Regno Unito. L'imposta sul carburante e altre tasse potrebbero andare perse.
L'anno scorso la Gran Bretagna è riuscita a ridurre le emissioni di gas serra del 10% rispetto al 2019. Tuttavia, nel 2021 i conducenti di auto a benzina e diesel, che pagano un'imposta sul carburante di 63 centesimi di Euro al litro ciascuno, hanno fruttato al governo 32,6 miliardi di Euro. Per questo motivo alcuni ritengono che i piani di Londra non sono abbastanza dettagliati e solidi per raggiungere l'obiettivo di zero emissioni nette nel 2050.
Un rapporto del Parlamento di Londra conferma tale eventualità. Il comitato Ccc ha dichiarato che un approccio "ragionevole ed equo" prevede che siano gli automobilisti, e non la fiscalità generale, a coprire i costi della transizione verso le auto a batteria. Ma come? C'è chi propone di introdurre una tariffa basata sui chilometri percorsi, o sulla fascia oraria, o sui luoghi di transito. Il comitato ha elogiato le iniziative del governo, affermando però che ci sono poche speranze che Londra riesca a rispettare gli impegni presi nei tempi congrui.