Le holding che controllano il Gruppo italo-svizzero Mediterranean Shipping Company -che opera nel settore del trasporto marittimo di merci e passeggeri- socio dell'aviolinea tedesca Lufthansa nella cordata che dovrebbe aggiudicarsi l'acquisto della compagnia di bandiera ITA Airways, hanno tutte sede in paradisi fiscali come Lussemburgo, Cipro e Svizzera. E la trasparenza?
Infatti, c'è chi parla già di affare all'italiana: il problema è che il ministero dell'Economia e delle finanze (Mef) italiano potrebbe andare a trattativa riservata con il Gruppo italiano che ha sede in luoghi con scarsa trasparenza societaria e in cui si pagano imposte bassissime. Insomma, se la cordata Msc-Lufthansa si aggiudicherà ITA Airways gli eventuali dividendi staccati dall'aviolinea dove finirebbero?
Molto probabilmente all'estero. Infatti, l'offerta del Gruppo Msc per ITA Airways sarebbe stata presentata proprio attraverso una delle sue società offshore: la Sas Shipping Agencies Services Sarl con sede in Lussemburgo, a cui fanno capo 358 tra agenzie marittime, di viaggio, aziende portacontainer, della logistica di terra, dei traghetti italiani e joint-venture. La vicenda è stata ricostruita dal quotidiano italiano "Repubblica".
Il tutto, controllato dalla cipriota Sas Shipping Agencies Services Limited, che a fronte di profitti lordi pari a 832 milioni di Euro non avrebbe pagato imposte. Ma al vertice della piramide c'è la svizzera Mediterranean Shipping Company Holding SA di cui non sono noti il bilancio consolidato, gli utili, né le imposte pagate. Insomma, l'onore per il fatto che ITA Airways resta italiana non va di pari passo con l'onere della trasparenza che i contribuenti italiani meritano per aver sostenuto economicamente l'aviolinea.