La casa automobilistica statunitense Tesla, specializzata nella produzione di auto elettriche, ha dato il via ad una serie di aumenti che riguardano il servizio di rifornimento di energia elettrica nelle colonnine di ricarica. Si tratta di un rincaro del 30% che porta così i costi a 0,66/kWh. Una scelta dettata dall’impennata globale dei costi dell’energia elettrica, un aumento tutt’altro che trascurabile per gli automobilisti.
Gli esperti del settore energia si chiedono cosa faranno le altre principali aziende in Italia. Tutti aspettano il primo passo di Enel. Tuttavia Enel X Way, che gestisce la rete della ricarica insieme al Gruppo Volkswagen, nelle sue decisioni dovrà tenere conto delle esigenze di vendita di vetture. Dal canto suo un altro operatore come Be Charge, parte del Gruppo Eni, dovrà decidere quanto spingere economicamente sull'elettricità.
Sotto questo punto di vista Tesla rappresenta una mosca bianca. Infatti, compie valutazioni su scala globale poiché gestisce una rete di supercharger esclusiva per i suoi automobilisti (in Italia non aperta ad altre marche). In ogni caso, l'aumento dei costi a 0,66/kWh è molto vicino ai listini dei due principali operatori sulla rete italiane, Enel X Way e Be Charge, tuttavia questi ultimi offrono condizioni migliori per l'acquisto di pacchetti energetici.