Un manager del Gruppo automobilistico tedesco Volkswagen ha comunicato in queste ore che il costruttore dovrebbe essere in grado di mantenere stabile il livello della produzione nei prossimi 5-6 mesi. Questo a condizione che la Germania continui ad aumentare il volume delle riserve di gas, anche se l'aumento dei prezzi dell'energia e l'instabilità delle reti di approvvigionamento rappresentano un rischio per la produzione globale.
La maggior parte dei componenti delle automobili prodotte in Europa saranno utilizzati negli stabilimenti del Vecchio continente. Un solo pezzo mancante può fermare la produzione, come dimostrano le ricadute della carenza di semiconduttori degli ultimi anni. Anche i fornitori di aziende altamente energivore come vetro e prodotti chimici non saranno in grado di sostenere a lungo gli aumenti dei prezzi del gas e dell'elettricità.
Se le consegne di gas alla Germania dalla Russia attraverso il gasdotto Nord Stream 1 non riprenderanno, la casa automobilistica prevede carenze energetiche a partire da giugno 2023. Perciò, con il brusco calo delle forniture di gas russo, la Germania si sta affrettando a garantire forniture energetiche da altre parti. Le scorte in Germania sono vicine al 90%, ma come sarà la situazione dopo l'inverno non è chiaro.