L’Autorità di regolazione dei trasporti (Art) ha avviato nelle scorse ore "la verifica di impatto della regolazione concernente la metodologia per la determinazione del margine di utile ragionevole nei servizi di cabotaggio marittimo". Dopo l’avvio della revisione delle norme sull'accesso alle infrastrutture portuali, i prossimi mesi saranno dedicati all'azione di potenziamento dell’economia del mare.
Si tratta, nello specifico, della definizione "dei bandi di gare per l’assegnazione dei servizi di trasporto marittimo di passeggeri da, tra e verso le isole, e degli schemi delle convenzioni da inserire nei capitolati" come "l’assegnazione dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri svolti su strada e per ferrovia". Un tema su cui hanno attirato l'attenzione gli stessi beneficiari, dato che la revisione della metodologia finora adottata si concluderà a novembre.
Secondo Art "il calcolo dell’utile ragionevole" basato sul valore Weighted Average Cost of Capital (Wacc), ossia il costo medio ponderato del capitale" oggi non vale in senso assoluto, perché in alcuni casi, come nei servizi di trasporto, "il capitale investito netto delle imprese è pari o prossimo allo zero". Una situazione che l'autorità sembrerebbe voler cambiare, per "favorire la più ampia partecipazione degli operatori alle procedure concorsuali e, più in generale, la disponibilità degli stessi a concorrere per il mercato dei servizi di interesse pubblico".