La navigazione marittima a corto raggio (Short Sea Shipping o Sss) può avere un impatto fondamentale nel processo di decarbonizzazione dei trasporti a cui punta l’Unione europea ma per farlo sono necessari investimenti ed incentivi. È quanto è emerso dalla conferenza “Short Sea Shipping: Challenges and Opportunities Towards 2027" organizzata da Ram Logistica, Infrastrutture e Trasporti SpA in qualità di Ufficio nazionale di promozione dello Sss, durante l’anno di presidenza italiana dell’European Short Sea Network (Esn) tenutasi oggi nell’ambito della quinta edizione della Naples Shipping Week, settimana internazionale dedicata allo shipping ed alla logistica, promossa ed organizzata dal Propeller Club e da Clickutility Team, all’interno dei convegni targati Port&ShippingTech 2022.
L’Europa, infatti, vuole diventare il primo continente a impatto neutrale sulla crisi climatica ed il settore dei trasporti è uno degli ambiti cruciali dove ridurre le emissioni di CO2. In questo contesto il ruolo che ha il trasporto marittimo di prossimità è già molto significativo, con un market share del 61,2% delle merci che transita dai principali porti europei.
L’Italia è il primo Paese in EU-27 per volumi di traffico movimentati attraverso lo Sss e da sempre svolge un ruolo determinante nel promuovere la modalità di trasporto marittimo che copre distanze di corto raggio e che ben si coniuga con l’intermodalità. Peraltro, secondo le stime di Ram, il segmento RO-RO nel 2021 ha superato i volumi del 2019, dopo la battuta di arresto del 2020 dovuta alla crisi pandemica Covid-19.
Per questo nel corso del 2022, in cui l’Italia ha presieduto il network dei centri di promozione dello Short Sea Shipping a livello comunitario, è stato rivitalizzato il dibattito attraverso una serie di incontri che hanno contributo all’elaborazione di un Paper che guarda al futuro della navigazione a corto raggio e delle Autostrade del mare. Il titolo del Paper Esn è per l’appunto “Short Sea Shipping: Challenges and Opportunities towards 2027”. Questo documento sarà da oggi sottoposto alla consultazione pubblica prima di essere presentato alle competenti istituzioni europee.
Oltre alle risorse stanziate dall’EU per il periodo 2021-2027, NextGenerationEU prevede 807 miliardi di Euro destinati per il 37% alla neutralità climatica e per il 30% alla digitalizzazione. Parte di questi fondi potranno quindi essere trasformati in investimenti diretti sulle infrastrutture fisiche e virtuali e in incentivi rivolti anche agli operatori marittimi e portuali.
Il draft paper dell’Esn, aperto ad una consultazione pubblica fino al 31 ottobre prossimo, conclude con 7 raccomandazioni per il futuro sviluppo sostenibile della navigazione a corto raggio.