Perdura l’impasse sul prezzo del gas, l’Autorità di regolazione per energia reti ed ambiente (Arera) ha dovuto ricorrere ad un intervento straordinario per evitare il raddoppio del prezzo del gas per le famiglie sul mercato tutelato previsto per l’ultimo trimestre 2022.
Il perdurare della guerra in Ucraina sta rendendo ancora più problematica la gestione del prezzo del gas in Italia ed in tutta l’Unione europea che non ha ancora varato una strategia comune per fronteggiare la crisi energetica con un tetto al prezzo del gas. Sia il premier uscente Mario Draghi, che il probabile nuovo leader di Governo Giorgia Meloni premono per un intervento coeso e risoluto da parte di tutta l’Ue poiché “Nessuno Stato membro può offrire soluzioni efficaci ed a lungo termine da solo in assenza di una strategia comune, neppure quelli che appaiono meno vulnerabili sul piano finanziario” scrive la Meloni. Dal leader di FdI arriva un appello alla responsabilità di tutti i partiti, anche quelli all’opposizione, per rimanere coerenti ed uniti sulla strada da seguire per evitare ulteriori rincari.
Il caro energia, intanto, è stato mediato dall’intervento di Arera che ha deciso di posticipare eccezionalmente il recupero tra i prezzi reali dell’energia dello scorso trimestre ed il costo preventivato per lo stesso periodo. Così facendo, l’aumento previsto dei prezzi dell’energia elettrica ammonterà “solamente” ad un +59% per le famiglie sul mercato tutelato, evitando così il pronosticato raddoppio dei prezzi previsto senza gli interventi “tappo” forniti dal decreto Aiuti bis e dall’intervento dell’Autorità. Nonostante i provvedimenti, il direttore della divisione energia di Arera, Massimo Ricci, avverte che sono in arrivo prezzi “mai visti prima”.