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Apa su Ansaldo Energia: "Un bene del Paese che va difeso"

Le dichiarazioni del coordinatore Uilm Genova

Antonio Apa, coordinatore Uilm Liguria, rende noto in un comunicato-stampa che: "Si è svolto ieri, presso la Prefettura di Genova, l’incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali sulla crisi che sta colpendo duramente Ansaldo Energia.

Il prefetto ha illustrato ai rappresentanti sindacali le posizioni sin qui assunte dall’azionista CdP (Cassa depositi e prestiti) e dal ministero del Tesoro.

Secondo quanto riportato dal prefetto, CdP non avrebbe intenzione di abbandonare Ansaldo Energia al suo destino, considerandola un asset strategico dell’industria nazionale, e sarebbe pronta ad anticipare la prevista ricapitalizzazione per circa 50 milioni di Euro, che si ridurrebbero a 36 per gli oneri bancari.

A tal proposito CdP sarebbe inoltre disponibile ad un confronto con gli Istituti di credito per il perfezionamento del debito di Ansaldo Energia.

CdP avrebbe infine rassicurato sul fatto che non sarebbero a rischio gli stipendi dei lavoratori.

'A mio giudizio, quindi, non è vero che dalla riunione con il prefetto è emerso il nulla, anche perché su uno dei punti controversi, quello della ricapitalizzazione -dichiara Antonio Apa, coordinatore regionale Uilm Liguria- il prefetto ha confermato il pieno coinvolgimento di CdP, che sarà effettivo non appena si insedierà il nuovo Governo'.

'Abbiamo dunque convenuto con il prefetto e con il governatore Toti -prosegue Apa- che è necessario avere come interlocutore diretto l’Esecutivo, nel pieno delle sue funzioni, in quanto la crisi di Ansaldo per la sua specificità deve assumere una dimensione nazionale'.

'Uilm, che ha denunciato per prima i rischi che stavano per abbattersi su Ansaldo Energia, ritiene che siano quattro i punti fondamentali da dirimere con CdP e con il Governo, ovvero: gli aspetti finanziari (con una forte dote di risorse destinate agli investimenti), un piano industriale credibile, gli assetti organizzativi e soprattutto la presa di ordini che siano in grado di garantire il pieno svolgimento industriale e la garanzia occupazionale.

In questo contesto il Governo deve anche dirimere il tema della decarbonizzazione che ha coinvolto Terna, creando notevoli problemi produttivi ad Ansaldo Energia'. 

'La mobilitazione odierna, alla quale la segreteria Uilm non ha potuto partecipare essendo impegnata al congresso della Uil nazionale -conclude Apa- è un ulteriore segnale, un grido d’allarme per CdP e Governo affinché vigilino e si facciano carico della crisi industriale di Ansaldo Energia e rispondano alle sollecitazioni poste dal sindacato. Per quanto ci riguarda, infatti, Ansaldo Energia non deve fare la fine di Alitalia, di Whirlpool o di Acciaierie d’Italia, non lo permetteremo, e difenderemo ad oltranza non solo la strategicità di Ansaldo Energia nell’ambito della power generation, ma prima di tutto i 6000 lavoratori tra diretti, indiretti ed indotto.

Appena sarà insediato il nuovo Governo, chiederemo un incontro urgente al Mise (Sviluppo economico), coinvolgendo tutte le altre Istituzioni. La battaglia è solo all’inizio”.

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