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Gruppo Fs, sicurezza stazioni: passeggeri chiedono più presidi e controlli

Secondo una indagine condotta; lanciata una nuova società -ALLEGATI

Il Gruppo Fs italiane ha condotto un’indagine sulla percezione della sicurezza a bordo dei treni e nelle stazioni italiane. La survey è stata effettuata per capire quanto i passeggeri si sentano al sicuro mentre viaggiano o sono in stazione e quanto, invece, percepiscano di essere esposti a pericoli come furti, molestie o aggressioni.

Dai risultati del sondaggio è emersa una certa preoccupazione per la propria incolumità soprattutto negli spazi esterni della stazione, mentre i viaggiatori si sentono più sicuri all’interno, dove, però, auspicano in ogni caso un aumento dei presidi di sicurezza giudicando fondamentale la presenza delle forze dell’ordine e del personale del Gruppo Fs il cui impegno negli anni è stato riconosciuto ed apprezzato. Secondo la survey la percezione di sicurezza dei viaggiatori è più alta sui treni ad alta velocità, mentre sono considerati come più pericolosi i treni-notte.

Stazioni e treni

In tutte le città, secondo quanto emerso, lo spazio interno alla stazione è considerato molto più sicuro dello spazio esterno. È soprattutto nelle aree esterne e negli altri spazi urbani, infatti, che alle persone intervistate è capitato più spesso di essere esposti a pericoli concreti. Anche all’interno degli scali ferroviari, però, emerge una chiara richiesta di miglioramento. Tant’è che la percentuale di chi si sente pienamente soddisfatto è meno della metà (42%) degli intervistati, che si riduce al 18% su Roma-Termini.

Tra le attività da potenziare per migliorare la percezione di sicurezza dei viaggiatori, sempre secondo l’indagine, c’è una maggior presenza del personale di Ferrovie dello Stato addetto ai controlli e alla sicurezza. Personale, la cui attività è già oggi riconosciuta e valutata positivamente dagli intervistati (73% voto tra il 6 e il 10). A questa misura, per i viaggiatori, dovrebbe accompagnarsi, con caratteristiche di priorità, anche il potenziamento delle forze dell’ordine all’esterno ed all’interno delle stazioni. Per quanto riguarda i treni, reputati più sicuri sono quelli ad alta velocità (il 77% degli intervistati, in una scala da 1 a 9, ha attribuito un punteggio tra 7 e 9 all’Av), seguiti da Intercity/Eurocity (39%), regionali (28%), interregionali (25%) e, all’ultimo posto, i treni notte (21%).

 Il confronto

Negli ultimi 10 anni il livello di sicurezza percepito è comunque aumentato. Il 52% dei viaggiatori ha dichiarato di sentirsi più al sicuro rispetto a prima a bordo dei treni e il 46% ha detto lo stesso delle stazioni. Percentuali più basse per gli spazi esterni alle stazioni, dove appena il 25% ha affermato di sentirsi più al sicuro rispetto a 10 anni fa, a fronte di un 43% che si sente meno al sicuro. 

Il target

Il questionario è stato sottoposto dai sondaggisti di Swg nelle stazioni di Milano-Centrale, Roma-Termini, Napoli-Centrale e a bordo dei treni della tratta Alta Velocità Milano–Roma a 1230 viaggiatori tra i 18 e gli oltre 55 anni. Gli intervistati hanno dichiarato di utilizzare, con frequenza e modalità diverse, sia treni Alta Velocità, sia Intercity/Eurocity, treni regionali, interregionali e treni notte, spesso molto presto al mattino o molto tardi alla sera. L’indagine sarà poi estesa anche alle stazioni medio-piccole.

Per rispondere alla richiesta di maggiore sicurezza il Gruppo Fs guidato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris ha lanciato una nuova società. Si chiama Fs Security, ha l’obiettivo di innalzare il livello di sicurezza sui treni e nelle stazioni, e rappresenta un potenziamento, nonché un anello di congiunzione, tra le strutture fino ad ora attive di protezione aziendale di Trenitalia e di Rfi, in un’ottica di lavoro sempre più sinergico e integrato. Il progetto prevede diverse iniziative di prevenzione, monitoraggio, contrasto, sempre in stretta collaborazione con le forze di polizia e ci sono in programma, nell’arco del triennio 2023-2025, oltre 1000 nuove assunzioni, soprattutto giovani, ai quali si aggiungeranno accordi e collaborazioni con gli istituti di vigilanza privata.

 L’ampliamento di gate e tornelli in alcune stazioni ha già portato, negli ultimi anni, ad una importante riduzione del numero dei furti (-80%): il piano prevede quindi di estenderli anche in altri scali ferroviari da nord a sud d’Italia. Nelle stazioni ad alto flusso di viaggiatori ci saranno presidi di competenza regionale e sarà potenziato il personale operativo a partire dai grandi scali di Milano, Roma, Bologna, Venezia, Reggio Calabria e Palermo. A Milano-Rogoredo nascerà la Security Academy, dove potranno formarsi figure professionali specializzate in security aziendale, mentre a Roma-Termini ci sarà la sede della Control Room nazionale: un presidio per il monitoraggio di tutte le stazioni attraverso gli impianti esistenti di videosorveglianza dotato di una sensoristica di sicurezza ad alta tecnologia.

Il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, commentando in conferenza-stampa i risultati della survey, ha dichiarato: "penso che il 2023 sarà l'anno della svolta per la sicurezza nelle stazioni. Oggi partono bandi per le assunzioni di 1000 donne ed uomini che garantiranno più sicurezza nei treni e nelle stazioni". 

L'ad di Trenitalia, Luigi Corradi, presentando i dati del sondaggio, ha aggiunto: "Mettere al centro la sicurezza è fondamentale, soprattutto in questo momento visto che quest'anno vogliamo tornare a livelli del 2019 e fare anche di più".

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news.

Allegati Fs Security (quattro pagine) ed indagine quantitativa sulla percezione di sicurezza sui treni e nelle stazioni italiane (sette pagine).

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