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Uritaxi contro le proposte Antitrust: “Vanno contro l’interesse generale”

Il presidente Giudici critica le modifiche alle normative

Il presidente nazionale di Uritaxi, Claudio Giudici, esprime preoccupazione e disappunto riguardo le recenti proposte avanzate dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) sul settore taxi e degli Ncc. Le modifiche apportate non rispondono ad una reale necessità, il presidente sottolinea che non esiste nessuna "carenza strutturale" a supporto della sua posizione ha messo in evidenza i risultati di gradimento di diverse indagini, circa l'84% degli utenti si è detto soddisfatto del servizio e dei tempi di attesa. 

Giudici critica anche l'idea di rivedere le normative recenti, come quella che regola la creazione del registro elettronico per taxi e Ncc, noto come "Rent", il censimento degli operatori è una misura fondamentale per il settore, poiché permetterebbe finalmente allo Stato di avere una mappatura precisa degli operatori del trasporto pubblico non di linea, risolvendo un problema che dura da oltre dieci anni.

Un altro punto di discussione riguarda la proposta di rimuovere gradualmente le barriere all'ingresso per gli operatori Ncc, proposta che non tiene conto di aspetti fondamentali come la sicurezza stradale, e viene ribadita dal presidente l'importanza di mantenere la specificità tra i settori in modo da evitare che quest'ultimo diventi una "attività di piazza" con vantaggi ingiustificati, come la libertà di tariffa. 

Infine viene contestata anche la proposta di eliminare il tempo minimo di attesa per i vettori Ncc previsto dal decreto interministeriale 226/2024, questa misura rischia di sfociare in una distorsione del mercato, dove i taxi operano a tariffa vincolata mentre gli Ncc operano con regole di favore. Questo, conclude Giudici, potrebbe portare a una vera e propria "concorrenza sleale" tra i due settori, a danno dei taxi e degli utenti che dipendono dal servizio pubblico non di linea.

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