Press
Agency

Hydrogen Valley in Italia: la sfida per il futuro

Serve un approccio integrato per superare le criticità e per un uso efficace dei fondi Pnrr

Le Hydrogen Valley rappresentano un'opportunità chiave per rafforzare la sostenibilità dei processi produttivi e per favorire l'innovazione nelle filiere industriali. Nonostante gli oltre 2,5 miliardi di Euro stanziati dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza) per il settore idrogeno l'analisi condotta da Teha Group in collaborazione con Wave evidenzia un quadro preoccupante. Dei 57 progetti solo nove hanno già completato il processo autorizzativo e di procurement, raccogliendo circa 132 milioni di Euro di finanziamento. La scarsa partecipazione delle aziende ai bandi, unita alla difficoltà di creare un ecosistema integrato con off-taker, rischia di far rimanere inutilizzati fondi rilevanti. Tale scenario non solo minaccia il successo dei progetti, ma comporta anche un rischio di reputazione e politico per l’Italia, dove 11 iniziative hanno già rinunciato ufficialmente ai fondi assegnati.

Un ulteriore problema riguarda la governance, i singoli responsabili operano in un contesto frammentato, privo di una visione coordinata che permetta di gestire in maniera efficace la domanda e l'offerta. La mancanza di sinergie, in particolare con il settore dei trasporti e le politiche di rinnovo del trasporto pubblico limita le possibilità di sviluppare modelli di business a maggior valore aggiunto. Un modello da prendere come riferimento potrebbe essere quello tedesco, che prevede la sinergia tra sei ministeri ed un aggiornamento continuo su tecnologie e mercato. 

"L'idrogeno rimane un caposaldo negli scenari energetici e di decarbonizzazione in una logica di neutralità tecnologica. Tuttavia, affinché questi scenari siano realizzabili ed accettati dal mercato, è essenziale un'integrazione più stretta tra strategia energetica, industriale e di decarbonizzazione. (...) In assenza di un effettivo sviluppo del mercato, diventa cruciale una visione politica chiara e coerente, capace di concentrare le risorse su progettualità in grado di garantire un ritorno concreto, in particolare in termini di sviluppo tecnologico ed indotto industriale del Paese" ha dichiarato Alessandro Viviani, associate partner, Teha Group.

Suggerite

Componenti auto da rifiuti: soluzioni leggere e circolari

Il 15 dicembre a Torino i risultati del progetto CO‑Smart su prototipi, materiali e LCA

Oli vegetali esausti, reti da pesca abbandonate e fibre di carbonio rigenerate: materiali di scarto che vengono trasformati in componenti leggeri ed a minore impatto per la mobilità del futuro. È questo i... segue

Ricarica in Spagna: potenze maggiori e concentrazione regionale

Accelerazione sugli hub autostradali ed urbani: impatti su flotte, utenti e rete elettrica

Al primo dicembre 2025 la rete spagnola di ricarica pubblica contava 49.771 punti operativi, con un incremento annuo del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Lo rileva l’Associazione per lo sviluppo e... segue

Saf in Egitto: impianto Honeywell ad Alessandria, 120.000 t/anno

Oli alimentari usati: taglio stimato di 400.000 tCO2eq/anno e sviluppo di catene logistiche locali

Il ministero del petrolio egiziano ha siglato un contratto di licenza che affida alla Egyptian Petrochemicals Holding Company — tramite la sua controllata Egyptian Sustainable Aviation Fuel Company — la... segue