Durante la presentazione del Rapporto annuale 2025 sul trasporto ferroviario merci italiano, Clemente Carta, presidente di Fermerci, ha espresso preoccupazione per il continuo declino degli indicatori del settore. Ha evidenziato che il movimento treni/chilometro è diminuito per il terzo anno consecutivo, registrando un calo del 5% tra il 2022 ed il 2024. Questo trend negativo non riguarda solo il trasporto ferroviario, ma si estende anche ai porti nazionali, che hanno visto una contrazione del 6% nel numero di treni gestiti. Il presidente ha sottolineato che le interruzioni nei servizi ferroviari sono destinate a persistere, influenzando negativamente la stabilità del settore. Ha così proposto l'introduzione di incentivi per le imprese colpite dagli effetti di tali interruzioni, almeno fino a quando i lavori previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) non saranno completati.
Nicola Zaccheo, presidente dell'Autorità di regolazione dei trasporti (Art), ha discusso le misure già intraprese per supportare il settore. In particolare, ha menzionato un significativo taglio del 30% sul pedaggio ferroviario medio per tutte le aziende operative nel trasporto-merci. Questa riduzione, che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2026, potrebbe alleviare parte delle difficoltà affrontate dalle imprese. Zaccheo ha inoltre riconosciuto l'importanza della richiesta di anticipare al 2025 l'implementazione del nuovo sistema tariffario, dimostrando così sensibilità alle esigenze del settore.
Il contesto attuale richiede quindi un'attenzione particolare da parte delle istituzioni per supportare una fase critica del trasporto ferroviario merci, adottando misure capaci di salvaguardare e promuovere la crescita sostenibile di un comparto essenziale per la logistica e l'economia nazionale.
Sfide e soluzioni per il futuro del trasporto-merci ferroviario
Nuove normative ed incentivi economici per sostenere il settore in difficoltà
Roma, RM, Italia
Mobilita.news
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