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Sindacati criticano Caronte & Tourist per violazione accordi marittimi

Disaccordi su stabilizzazioni e turnazioni bloccano trattative, sindacati pronti a mobilitarsi

I segretari generali regionali Alessandro Grasso (Filt Cgil), Dionisio Giordano (Fit Cisl) e Katia Di Cristina (Uiltrasporti) hanno duramente criticato Caronte & Tourist Isole Minori per il mancato rispetto dell’accordo sulle stabilizzazioni dei marittimi, firmato lo scorso ottobre, nonostante il contributo significativo dei sindacati nella revisione della Convenzione Nazionale Sns. A nove mesi dalla sospensione unilaterale da parte della società degli accordi su turnazioni, stabilizzazione dei guardiani e crescita professionale, la situazione resta bloccata. La società, di proprietà del gruppo Franza-Matacena, aveva motivato la sospensione con l’insostenibilità economica della convenzione SNS, firmata nel 2016 e ormai obsoleta dopo un decennio. Dopo l’attivazione di un tavolo ministeriale, fortemente sollecitato dalle segreterie nazionali e sostenuto dal vice ministro Rixi, da associazioni armatoriali e dalla Regione Sicilia, lo scorso aprile è stata ottenuta una revisione della convenzione che il presidente della Regione, Schifani, ha annunciato pubblicamente insieme all’assessore alle Infrastrutture Aricò. Tuttavia, nonostante la ripresa delle trattative lo scorso maggio, e la parziale ripresa degli accordi sulle stabilizzazioni dei guardiani e sulle turnazioni, permane il congelamento sulla questione delle “liste” per la stabilizzazione dei marittimi, con proposte peggiorative da parte della società, giudicate inaccettabili dai sindacati. Il comportamento della proprietà è definito dagli stessi come “scandaloso” perché sfrutta le risorse pubbliche derivanti dal ministero, anche grazie al contributo sindacale, mentre tenta di modificare unilateralmente gli accordi precedentemente sottoscritti. Per questo motivo si chiede un intervento urgente da parte del presidente Schifani. Nel frattempo, le organizzazioni sindacali annunciano l’avvio di assemblee e la preparazione a una mobilitazione generale con possibili scioperi, consapevoli che in piena stagione estiva i disagi per cittadini e turisti saranno evidenti ma ritenendo che l’arroganza aziendale abbia ormai superato ogni limite.

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