Il Rapporto intermedio sullo stato di attuazione delle infrastrutture prioritarie della programmazione Pnrr-Pnc (Piano nazionale di ripresa e resilienza - Piano nazionale complementare, che va a integrare e potenziare il Pnrr) pubblicato sul sito della Camera dei deputati (vedi Mobilità.news), prende in considerazione il tema dei tempi di realizzazione delle opere in costruzione in Italia. Secondo il report, "i tempi totali di realizzazione di un'opera pubblica non sono brevi"; a gravare soprattutto la fase decisionale e di progettazione rispetto all'esecuzione vera e propria del lavoro.
Lo studio ha considerato 272 infrastrutture, al 31 maggio 2025. Da quanto è emerso, il tempo medio totale per la realizzazione di un'infrastruttura ammonta a 8,4 anni, con un minimo di 3,5 anni per le ciclovie e un massimo di 13,4 anni per le infrastrutture ferroviarie. L'arco temporale considerato va dall'avvio della progettazione, ovvero dalla data decisionale del Cup (Codice unico di progetto) fino all'ultimazione dei lavori effettiva (per i lavori conclusi entro il 31 maggio 2025) o prevista (per i lavori la cui data di ultimazione segue il 31 maggio 2025). Sul totale di 8,4 anni, la fase decisionale e di progettazione dura in media 5,8 anni, mentre quella di esecuzione solo 2,6. La prima fase può essere ulteriormente distinta tra un 20% del tempo che comprende l'affidamento dei lavori e la stipula dei contratti e un 80% per la programmazione economico finanziaria, la progettazione tecnica e i "tempi di attraversamento", necessari per l'autorizzazione dell'iter procedurale tecnico, amministrativo e finanziario. Riguardo alla seconda fase invece è emerso che i tempi dei lavori "effettivi" supera di poco quelli previsti dal progetto, 2,6 anni contro 2,3 stimati.