Nonostante la rapida crescita del consumo di carburante per aerei negli Usa dopo la pandemia, ora i dati presentano un rallentamento che secondo quanto riportato da Eia (Energy Information Administration) procederà fino al 2026, scendendo non solo oltre il tasso accelerato degli ultimi quattro anni, ma anche oltre il tasso di crescita a lungo termine registrato negli anni 2010.
Dopo il 2020, con la ripresa dei viaggi aerei commerciali il consumo di carburante negli Usa è aumentato del 12%, cinque volte più velocemente rispetto al tasso di crescita tra il 2010 e il 2019; entro il 2024 sono stati infatti superati i livelli del 2019 relativi ai viaggi commerciali sia nazionali che internazionali. Nonostante questa rapida crescita, nel secondo trimestre del 2025 però i volumi di passeggeri stanno diminuendo e di conseguenza anche la necessità di combustibile. Secondo uno studio dell'Università del Michigan risalente ad aprile, tra le cause la percezione di maggiori rischi legati all'economia, l'incertezza dovuta alle politiche commerciali e la potenziale ripresa dell'inflazione.
Un altro fattore che contribuisce alla riduzione del carburante utilizzato è la maggior efficienza degli aerei: il risparmio medio di combustibile utilizzato dalle compagnie commerciali statunitensi è aumentato infatti del 19%, raggiungendo le 67 miglia per gallone nel 2024 contro le 56 miglia per gallone nel 2010. La sostituzione dei modelli di aeromobili più vecchi con quelli più efficienti dal punto di vista energetico inoltre nei prossimi anni dovrebbe far crescere ancora di più questa percentuale, tendenza che si concilia con gli obiettivi legati alla sostenibilità ambientale.