Fondazione Praexidia è un nuovo ente nato per promuovere il riconoscimento e la consapevolezza dell’importanza dei settori industriali strategici per la sicurezza nazionale, l’innovazione tecnologica e la competitività dell’Italia. Si rivolge soprattutto ai settori tutelati dalla normativa italiana in materia di Golden Power. Come spiega un comunicato, "la fondazione opererà come punto di riferimento per la tutela e la valorizzazione delle filiere industriali più critiche -dalla difesa all’aerospazio, dalle tecnologie dual use alle infrastrutture strategiche, dall’energia alle biotecnologie-. Particolare attenzione sarà rivolta alle piccole imprese a media capitalizzazione (Sms, small-mid cap) che ne costituiscono l’ossatura, sostenendo iniziative mirate a rafforzare la competitività del Paese e a proteggerne il patrimonio tecnologico. La fondazione ha una missione di rilevanza strategica nazionale e un collegamento diretto con le istituzioni, sancito dallo statuto. Quest’ultimo prevede, oltre a un ruolo attivo nei settori tutelati dal Golden Power, un’interazione formale con la presidenza del Consiglio dei ministri, con i ministeri e con le agenzie governative titolari delle funzioni di controllo e indirizzo sui settori strategici. Praexidia riunisce un gruppo di personalità di primo piano provenienti dalle istituzioni, dal mondo dell’impresa, della sicurezza e della ricerca, capaci di coniugare visione strategica, esperienza operativa e relazioni internazionali".
"Tra le principali iniziative promosse dalla Fondazione -continua la nota- vi è il sostegno alla nascita di un aggregatore industriale quotato dedicato al consolidamento e alla crescita delle imprese italiane ad alto valore strategico. Questo strumento è progettato per acquisire partecipazioni in aziende che operano in segmenti ad elevato contenuto tecnologico, ma frammentati e sottocapitalizzati. La finalità è quella di aggregare competenze, investire in innovazione e posizionare queste realtà come campioni nazionali ed europei, rafforzandone la presenza nelle filiere globali. Come sponsor del futuro aggregatore industriale, la fondazione assicura piena conformità alla normativa Golden Power, offrendo un vantaggio competitivo che renderà più rapido ed efficace l’ingresso nel capitale delle imprese strategiche emergenti.
Con l’avvio delle attività, la fondazione ha presentato la sua prima analisi dedicata al fenomeno del trasferimento del controllo delle imprese italiane (cosiddetto company flight), con un focus specifico sull’attività dei fondi di Private Equity. Lo studio ha preso in esame le operazioni portate a termine dal gennaio 2000 ad agosto 2025 dai fondi di Private Equity (italiani e internazionali) in Italia. A fronte di 5221 operazioni realizzate da 959 operatori, italiani e internazionali, che hanno coinvolto 4267 società italiane, 2073 hanno avuto ad oggetto passaggi di proprietà successivi (cosiddette exit o rivendite) coinvolgendo 1560 imprese e 1138 operatori, finanziari e industriali. Gli acquirenti italiani rappresentano il 35%, mentre nel 65% dei casi le acquisizioni hanno visto l’ingresso di operatori esteri".