Il Partito democratico, tramite Mario Giambona, si è espresso sulla questione della nomina di Annalisa Tardino commissario straordinario dell'Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale: "Ancora una volta Schifani e il centrodestra siciliano riescono a dare il peggio di sé, trascinando le istituzioni in un teatrino che mortifica la dignità della Sicilia, di Palermo e dei suoi cittadini". La Regione Siciliana ha infatti rinunciato la sospensiva del provvedimento con cui Tardino è stata nominata, con il rinvio a gennaio 2026 della decisione del Tar di Palermo sul ricorso presentato da Schifani in merito (vedi Mobilità.news).
"Il presidente Schifani prima annuncia con clamore il ricorso, denunciando apertamente la mancanza di competenze ed esperienza della nomina voluta da Salvini, arrivando perfino a paventare danni gravi per la Sicilia. Poi, improvvisamente, si tira indietro -ha affermato Giambona-. Con quali motivazioni? Di certo non nell'interesse dei cittadini, che restano l'ultima preoccupazione di questa maggioranza. È l'ennesima dimostrazione che a guidare le scelte non è l'idea di sviluppo della Sicilia, ma il bilancino degli equilibri politici e di partito". "Ci troviamo davanti a una retromarcia che oltre a sancire una figuraccia clamorosa certifica la totale subordinazione del governo regionale alle imposizioni romane -ha spiegato l'esponente Pd-. Schifani ha preferito sacrificare la coerenza e l'autorevolezza delle istituzioni siciliane pur di non disturbare i rapporti interni al centrodestra, tenendo alla guida di un'infrastruttura strategica un commissario che egli stesso aveva giudicato inadeguato. Il porto di Palermo non è una pedina nelle mani di Salvini né un feudo da spartire per logiche di corrente. È un asset fondamentale per lo sviluppo dell'Isola, che merita serietà e continuità di gestione. Il Partito Democratico continuerà a denunciare queste forzature e a battersi per una Sicilia governata nell'interesse dei cittadini, non dei partiti".