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Spohr su Lufthansa: "Questo è un anno di transizione"

Pesano sul Gruppo i costi elevati. City Airlines e Discover le compagnie più forti

Il 2025 e il 2026 saranno anni di transizione per il Gruppo Lufthansa. Ci sono progressi nel piano di rilancio e si sta lavorando per arginare i costi. Non mancano però le difficoltà. Pesano i ritardi dei collegamenti aerei, i conflitti sindacali e gli scioperi, che l'anno scorso hanno avuto conseguenze su profitti e margini. Si sta vivendo "un anno di trasformazione verso una maggiore efficienza", ha dichiarato il ceo del Gruppo, Carsten Spohr, in occasione di un evento mediatico martedì 9 settembre. 

Nel 2024 l'ad aveva fatto una promessa: rilanciare la compagnia entro il 2026. "Credo di poter dire anche che questo punto di svolta nel 2025 è stato raggiunto" ha commentato Spohr, secondo cui l'azienda sta ottenendo risultati migliori di quelli degli ultimi anni. "Da oltre dieci anni non siamo stati così efficienti a livello operativo come quest'anno" ha detto. Puntualità e regolarità inoltre sarebbero migliorate in modo significativo. 

I prossimi obiettivi prevedono di integrare maggiormente le compagnie all'interno del Gruppo, come Swiss, Austrian e Brussels Airlines, rendere la gestione operativa più snella, proseguire l'acquisizione di Ita Airways ed espandere il modello multi-hun a Vienna e Bruxelles. Tra i vettori aerei  oggi più forti, le nuove controllate City Airlines e Discover, che rafforzano il Gruppo: "Nei prossimi anni si faranno carico della maggior parte della crescita". Inoltre Eurowings, Lufthansa Cargo e Lufthansa Technik, chiamati dal ceo "il club dei miliardari", contano insieme circa un miliardo di Euro di utile ante imposte. Al contrario "lo svantaggio di costo della divisione classica, il cuore del core business, è così grande che la crescita del Gruppo attualmente avviene altrove. Vorremmo poter ridurre questi costi" ha affermato Spohr. Uno degli elementi che ostacolano un miglioramento in Germania è il peso tasse: Lufthansa fa parte di quelle aviolinee che spesso ne hanno criticato l'aumento negli scali in Europa. 

Entro la fine del 2026 il Gruppo prevede 60 nuovi aerei, sia Airbus che Boeing: un ritmo definito da Spohr senza precedenti. Un Boeing -787/9 Dreamliner con lussuosa cabina Allegris inoltre è stato consegnato questo mese a Lufthansa, ma con un ritardo legato alla certificazione dei sedili. Consegne sì, ma con alcune difficoltà. 

In ogni caso l'ad è ottimista: con operazioni più stabili, nuovi prodotti e struttura unificata Lufthansa potrebbe essere pronta per tornare competitiva e rafforzare la propria identità di Gruppo. Di fondo però dal ceo c'è un commento amaro: "Sia chiaro: senza una svolta nella compagnia aerea principale, Lufthansa, nemmeno il successo di Eurowings, Cargo, Technik e ITA sarà sufficiente...".

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