Francesco Emilio Borrelli, deputato di Avs e primo firmatario della mozione sull’Rc Auto, ha rilanciato la richiesta di un’unica tariffa assicurativa per gli automobilisti che non registrano sinistri da almeno dieci anni.
Secondo il deputato, la promessa avanzata in passato dalla coalizione di centrodestra non è stata mantenuta: "Se nasco a Napoli devo pagare di più?", ha dichiarato, denunciando l’iniquità del sistema attuale che discrimina territori e fasce di rischio senza adeguate garanzie di equità. La mozione sollecita il Governo ad intervenire con una modifica normativa che riconosca vantaggi tariffari certi ed omogenei ai guidatori virtuosi.
"Il Governo si assuma le proprie responsabilità: cambi le regole o rischia di negare una tutela fondamentale alla giustizia dei cittadini", ha avvertito il parlamentare, sottolineando il valore del principio di responsabilità individuale nel settore assicurativo. Si tratta del secondo tentativo parlamentare sul tema: la prima iniziativa prevedeva una norma specifica, oggi si torna in aula con una mozione che chiede un impegno politico che, a detta del parlamentare, viene sistematicamente eluso. La proposta intende colmare le disomogeneità territoriali nelle tariffe Rc Auto e premiare la prevenzione e la guida prudente, aspetti che —nei settori della mobilità e della gestione del rischio— rappresentano leve fondamentali per la riduzione dei costi complessivi e per la sicurezza stradale. La battaglia politica su questo tema mette al centro la contraddizione tra promesse elettorali ed applicazione pratica delle norme: per Borrelli, non si tratta solo di un vantaggio economico per gli assicurati virtuosi, ma di un principio di equità che lo Stato deve garantire.