La scadenza per usufruire della rottamazione Quater, formalmente fissata al 30 novembre 2025, slitta effettivamente al 9 dicembre 2025. Il rinvio deriva da tre elementi concatenati: il 30 novembre è domenica, è prevista una finestra di tolleranza di 5 giorni e l’8 dicembre è festa nazionale, con conseguente proroga al giorno lavorativo successivo. Pertanto il termine ultimo utile per il versamento cade martedì 9 dicembre. Il mancato pagamento entro questa data comporta la decadenza dai benefici: vengono reintegrate integralmente sanzioni ed interessi prima condonati (un debito che dopo la rottamazione risultava ridotto a 100.000 € ma originariamente era di 130.000 € tornerà al valore pieno con la reintegrazione dei 30.000 €). Inoltre può riprendere l’azione esecutiva dell’Erario, con il rischio di pignoramenti su conti correnti e crediti verso clienti.
"Il 9 dicembre non è una scadenza qualunque: è l’ultima chiamata per chi ha aderito alla rottamazione Quater. Un solo giorno di ritardo significa perdere tutti i benefici", avverte Carlo Carmine, esperto di crisi fiscale e fondatore di Cfi -Crisi fiscale d'impresa.
Sul fronte normativo è in discussione la rottamazione Quinquies, ma nelle bozze attuali l’accesso sarebbe riservato ai contribuenti decaduti entro il 30 settembre 2025. Chi rimane in regola fino a quella data ma decade successivamente —per la rata in scadenza il 9 dicembre— rischia di non poter ricorrere alla Quinquies per quegli stessi debiti. Per chi è interessato alla sanatoria fiscale, il messaggio è chiaro: non sottovalutare la scadenza del 9 dicembre.