Tesla ha ospitato a Roma il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè per una dimostrazione su strada del sistema Full Self‑Driving (Supervised). L’iniziativa — resa nota da Andrea Stroppa, tra i riferenti di Elon Musk in Italia — segna la prima volta in cui un primo cittadino italiano prova direttamente le capacità più avanzate della guida assistita su tracciati urbani reali. La dimostrazione, svolta a bordo di un veicolo Tesla, ha attraversato scenari tipici della viabilità capitolina: incroci complessi, rotatorie, attraversamenti pedonali ed il convivere dinamico di auto, biciclette e altri utenti vulnerabili. L’obiettivo era mostrare le logiche software di percezione e controllo che supportano le manovre assistite in ambienti urbani ad alta variabilità.
Secondo i dati forniti da Tesla, l’uso corretto del sistema Full Self‑Driving (Supervised), sempre sotto supervisione umana, può ridurre fino a sette volte il rischio di collisioni gravi rispetto alla guida convenzionale. Tesla ha però ribadito che si tratta di una tecnologia di assistenza: il conducente deve mantenere attenzione costante e resta pienamente responsabile del veicolo. L’incontro rientra nel dialogo tra istituzioni ed imprese tecnologiche sul futuro della mobilità, dove innovazione e quadro normativo europeo devono trovare un equilibrio per un’adozione su larga scala.
Tesla dichiara di aver completato oltre un milione di chilometri di test in 17 Paesi europei, compresa l’Italia, ed attende le autorizzazioni definitive a livello europeo previste per l’inizio del 2026. Sulla pagina X, l’assessore Patanè ha sottolineato l’approccio pragmatista dell’amministrazione: valutare le tecnologie che possano innalzare la sicurezza stradale e la qualità degli spostamenti, con possibili ricadute positive anche sul trasporto pubblico e privato, nel rispetto delle regole e delle responsabilità.