Il Governo sta mettendo in campo provvedimenti che, secondo il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, daranno un impulso rilevante alla diffusione dei biocarburanti.
Al question time (vedi Mobilita.news) il ministro ha ricordato l’approvazione preliminare dello schema di decreto legislativo per l’attuazione della direttiva Ue Red III, strumento che riallineerà la normativa nazionale agli obiettivi europei più stringenti sulle rinnovabili. Le misure previste per la decarbonizzazione dei trasporti —strada, mare ed aviazione— sono concepite per catalizzare investimenti privati sul territorio: sviluppo di bioraffinerie, infrastrutture logistiche dedicate e reti di distribuzione in grado di erogare biocarburanti anche in purezza. Questa modalità, nata in Italia e apprezzata a livello internazionale, è vista come leva per ridurre rapidamente le emissioni sull’intero parco circolante, includendo i veicoli più datati. Tra le iniziative pubbliche considerate fondamentali vi sono incentivi alla riconversione di raffinerie in bioraffinerie e lo stanziamento del Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza) pari a 2,3 miliardi per lo sviluppo del biometano. L’obbligo di immissione in consumo e la stabilità normativa favoriranno inoltre l’aumento dell’utilizzo di matrici europee. Bioetanolo per benzina, biodiesel e HVO per gasolio emergono come soluzioni tecnologiche e commerciali concrete per avviare una transizione verso motori a basse o nulle emissioni. L’approccio del Governo è duplice: sostenere la penetrazione dei veicoli elettrici, tenendo conto della riconversione industriale e dei costi, e al contempo salvaguardare la competitività dell’industria automobilistica nazionale, in coerenza con altri Paesi Ue che prevedono la convivenza di propulsioni elettriche e termiche anche oltre il 2025.