Il Partito democratico torna a sollecitare chiarimenti da parte del Governo sul destino di Anas, in particolare dopo l’emendamento di Fratelli d’Italia alla legge di bilancio che apre alla possibilità di uno scorporo da Ferrovie dello Stato. I deputati e senatori dem — Marco Simiani, Anthony Barbagallo, Ubaldo Pagano, Andrea Casu (rispettivamente capigruppo PD nelle commissioni Ambiente, Trasporti e Bilancio della Camera e vicepresidente della commissione Trasporti) ed il senatore Antonio Misiani, responsabile Economia del partito— hanno depositato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture per ottenere risposte puntuali.
Il gruppo sottolinea che Anas svolge un ruolo pubblico centrale nella pianificazione e nello sviluppo della rete stradale nazionale e che il trasferimento di nuove arterie dalle Regioni richiede una strategia chiara e risorse certe. Manca però una posizione del Governo —e del ministro Salvini— su come si intenda garantire non solo l’esecuzione delle opere previste dall’attuale contratto di programma, ma anche la salvaguardia dell’occupazione e delle professionalità specialistiche che l’azienda detiene. I parlamentari rilevano inoltre criticità nelle procedure avviate per il rinnovo della concessione ad Anas per i prossimi 40 anni: nonostante ripetute richieste parlamentari, l’esecutivo si è limitato a riferire ad un generico allineamento alle norme europee senza fornire riscontri concreti. Per questo il PD chiede una valutazione ufficiale su un eventuale trasferimento della partecipazione di Anas da Fs al ministero dell’Economia e delle finanze, con l’analisi delle implicazioni giuridiche, economiche ed occupazionali. Se lo scorporo è in fase di esame, i dem richiedono che le commissioni competenti vengano informate formalmente, nel pieno rispetto delle normative Ue, dei principi di trasparenza, concorrenza e della tutela dei livelli occupazionali.