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Terminate le indagini su prodotto petrolifero sequestrato nel porto di Taranto

Individuati i 3 presunti responsabili per 10 dei 20 container incriminati

Emesso dalla Procura della Repubblica di Taranto il provvedimento di avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 3 soggetti per i delitti di cui all’art. 483 c.p. (falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico) e art. 40 D. Lgs. 504/1995 (sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici).

Nello specifico, nell’ambito della cooperazione europea per la lotta alla criminalità (Empact), funzionari Adm di Taranto e militari del Comando provinciale Guardia di Finanza di Taranto intercettavano un carico di 20 container contenente oltre 450.000 litri di prodotto petrolifero dichiarato "olio lubrificante" proveniente dalla Lettonia, caratterizzato da gravi carenze nella documentazione che avrebbe dovuto accompagnarlo per consentirne la regolare circolazione sia tra Stati membri che all’interno del territorio nazionale.

Le indagini delegate dalla Procura della Repubblica del capoluogo jonico e le analisi chimico-fisiche sui campioni effettuate dai Laboratori chimici Adm permettevano di stabilire che il prodotto petrolifero era costituito da miscele di idrocarburi appositamente fabbricate per essere impiegate come sostitutivi del gasolio per autotrazione, sebbene la classifica fiscale desumibile dall’analisi chimico-fisica fosse quella di un olio lubrificante.

Tali miscele, convenzionalmente denominate "designer fuels", quasi sempre realizzate nell’Est Europa, sono appositamente preparate per essere merceologicamente classificate come oli lubrificanti, preparazioni lubrificanti o solventi/diluenti, esclusi dall’applicazione della tassazione accise e dagli obblighi di tracciabilità ma aventi in realtà caratteristiche identiche a quelle del gasolio utilizzabile nella carburazione e combustione.

A seguito di ulteriori investigazioni veniva ricostruito l’intero percorso del prodotto sequestrato, partito dalla Lettonia, inizialmente con destinazione Spagna e poi dirottato -per il tramite di una motonave proveniente da Malta- verso il porto di Taranto.

Per 10 dei 20 container sono stati individuati i 3 presunti responsabili, ai quali è stato notificato il provvedimento di avviso di conclusione delle indagini, la cui responsabilità, per il principio di presunzione di innocenza, sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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