Dopo che nelle scorse ore il gruppo di hacker filorussi Killnet aveva annunciato un attacco all'Italia, l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) italiana aveva alzato il livello d'allerta e la Polizia postale italiana aveva monitorato specialmente i siti istituzionali, ma alla fine non è accaduto nulla nelle ultime 24 ore. L’operazione Panopticon dei criminali informatici russi non si è ancora materializzata.
Gli esperti del settore sicurezza informatica si aspettavano soprattutto attacchi Ddos (Distributed Denial of Service) che consistono semplicemente nel far diventare irraggiungibile un sito. Più remota al momento la possibilità di utilizzo di Ransomware, molto più invasivi poiché capaci di sequestrare dati sensibili, con richiesta di un riscatto in denaro per ottenerli indietro.
L'attenzione, in ogni caso, deve restare alta. Nei mesi scorsi sono stati messi offline i siti internet delle Ferrovie dello Stato, del Senato e della Difesa. Senza dimenticare che numerosi sono state le campagne hacker contro aziende, enti locali, società dei trasporti ed aeroporti. Secondo il monitoraggio Centro anticrimine informatico della Polizia postale (Cnaipic), infatti, dopo l’invasione militare russa in Ucraina è stato registrato un aumento +42% di attacchi cibernetici.