Pomeriggio di paura e traffico nel cento di Genova. Un grosso incendio è scoppiato verso l’ora di pranzo in via Mogadiscio, nel quartiere di Sant'Eusebio, a poca distanza dallo stadio di calcio e dal cimitero di Staglieno. Sul posto sono intervenute cinque squadre dei vigili del fuoco di Genova, i quali hanno poi richiesto l'intervento dell'elicottero regionale. Sul posto hanno operato i pompieri con due autobotti ed alcune squadre di volontari per cercare di evitare che le fiamme si avvicinassero ad alcune abitazioni vicine. Le operazioni sono state coordinate dalla Sala operativa unificata permanente della Regione Liguria. Attualmente il rogo è in fase di bonifica, come comunica la Regione.
A subire le conseguenze di questo incendio è stata la circolazione, in una zona molto trafficata: in virtù delle fiamme, infatti, la polizia locale ha chiuso la strada, invasa dal fumo, al traffico veicolare. La viabilità è stata interrotta da via Furlani fino all'incrocio della Chiesa di San Michele Arcangelo, rendendo impossibile raggiungere Sant'Eusebio. La strada che porta a Sant'Eusebio è rimasta percorribile soltanto in discesa fino alle 15, quando è stata riaperta solo parzialmente con il senso unico alternato.
Adesso si teme per la serata, quando i genovesi rientreranno dal lavoro riversandosi in zona. A preoccupare è la giornata del venerdì di giugno, tradizionalmente dedicate anche alle partenze per un week-end fuori città: l'entrata dell'autostrada a Genova Est è proprio in zona e si teme il formarsi di ingorghi.
A prendere fuoco pare sia stata una baracca piena di attrezzi presente nella zona tra via Mogadiscio ed il grande magazzino Bricoman di via Ponte Carrega. Le fiamme, alimentate dal forte vento, si sono allargate alla zona circostante bruciando parte della vegetazione resa secca a causa della siccità dell'ultimo periodo.
Polizia, carabinieri e vigili del fuoco sono impegnati nella ricerca di un uomo di 88 anni di cui si sono perse le tracce: all'interno della baracca sarebbe stato trovato il suo telefono.