È stato firmato anche quest'anno Venice Blue Flag, l'accordo volontario per ridurre l'impatto delle emissioni delle navi da crociera a Venezia. L'accordo, operativo dal 2007 è già stato ratificato nove volte: l'intesa è finalizzata a ridurre l'impatto di emissioni in atmosfera da parte delle navi da crociera che arrivano e ormeggiano nei porti della laguna. L'intesa è stata raggiunta nell'incontro tra Comune di Venezia, Autorità portuale, Capitaneria di Porto e compagnie di navigazione che operano a Venezia e a Marghera.
Sono 30 le compagnie di navigazione che si impegnano a far funzionare i motori principali e ausiliari delle navi passeggeri con combustibile per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1% all'ormeggio: stessa cosa anche durante la navigazione, prima dell'ingresso in area Vts Venezia e durante tutte le sei fasi di manovra all'interno dell'area portuale di Venezia e Marghera. Lo stesso impegno è stato assunto, a partire dal 2018, anche per i rimorchiatori durante le operazioni legate al transito delle navi.
Quest'anno l'accordo viene confermato nonostante l'impennata dei costi di carburante, che ha subìto incrementi dal 70% al 90%, e nonostante le limitazioni al traffico crocieristico nel Bacino di San Marco e nel canale della Giudecca che ha portato Venezia a costruire un nuovo modello di crocieristica con approdi a Marghera, Fusina e Chioggia.
"La grande novità di quest'anno è che siamo riusciti, nonostante il periodo non facile, a sottoscrivere ancora una volta questo accordo e non era affatto scontato", sottolinea l'assessore all'Ambiente del Comune di Venezia, Massimiliano De Martin. Secondo il presidente dell'Autorità portuale, Fulvio Lino Di Blasio, "il porto mira a vincere la sfida della sostenibilità anche accrescendo la sua vocazione di hub energetico".