L'intesa commerciale annunciata lo scorso 21 luglio tra le due principali compagnie ferroviarie italiane, Italo-Ntv e Trenitalia, ha già lasciato spazio a un duro braccio di ferro fatto di carte bollate e una denuncia. In effetti, era giunta inaspettata la tregua tra i due rivali dell'Alta Velocità, ma questo sviluppo era impensabile dopo così breve tempo.
L'accusa di Italo-Ntv è stata messa nero su bianco e inviata all' Antitrust: Trenitalia starebbe attuando "una strategia commerciale abusiva, volta a legare artificialmente i servizi regionali e intercity, gestiti in regime di monopolio a fronte di corrispettivi pubblici, con i servizi di trasporto a mercato operati sulla rete ad alta velocità" dove invece c'è stato un accordo.
Il Gruppo Ferrovie dello Stato respinge le accuse e ritiene di aver agito correttamente, dunque interverrà nel procedimento "per rappresentare la propria posizione ed eliminare qualsiasi dubbio sulla legittimità delle proprie azioni". L'istruttoria si chiuderà il 31 ottobre 2023.
Insomma, proprio quell'intesa che avrebbe dovuto sancire la tregua è diventata il nuovo terreno di scontro. L'accordo prevede la possibilità per i passeggeri di combinare i collegamenti Alta Velocità di Italo con i regionali di Trenitalia, attraverso un'unica transazione sul sito italotreno.it. L'accusa è che "ciò avverrebbe attraverso un'interfaccia di vendita non replicabile dai concorrenti, non abilitati a vendere titoli di viaggio per i collegamenti sussidiati".