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Autostrade: esposto alla Procura di Roma

Giudici dovranno fare chiarezza sulle concessioni degli ultimi venti anni

L'ex-presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha presentato un esposto alla Procura di Roma contro il meccanismo di affidamento della concessioni autostradali. Al centro della denuncia la cessione in concessione, avvenuta nel 1999, di metà delle autostrade italiane dalla statale Anas alla società Autostrade per l'Italia della famiglia Benetton, e successivamente la riacquisizione attraverso Cassa depositi e prestiti (Cdp).

In entrambe le occasioni Mario Draghi ha ricoperto dei ruoli di primo piano nel Governo: negli anni '90 ha gestito le privatizzazioni in qualità di direttore generale del ministero dell'Economia, mentre oggi ha vegliato sulla riacquisizione statale in qualità di presidente del Consiglio dei ministri.

Tra i motivi che stanno a monte dell'esposto di D'Alfonso, esperto di concessioni autostradali, come rivela il quotidiano "Domani" c'è la mancata trasparenza su diverse vicende legate alla gestione delle autostrade: dalle tensioni legali tra Anas e Gruppo Toto sulla A24 ed A25 alla mancata revoca ai Benetton della concessione dopo il crollo del ponte Morandi di Genova da parte dell'allora ministro dei Trasporti Danilo Toninelli.

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