Nel corso del convegno "La sfida della mobilità, Cremona sul treno del futuro", svoltosi presso l'Aula Magna del Campus Santa Monica dell'Università Cattolica, è stata annunciata un'importante novità in tema di trasporti: a cominciare dalla fine dell'anno ed entro marzo saranno infatti resi disponibili nuovi treni che miglioreranno la rete ferroviaria dell'intera Lombardia, in particolare circoleranno sulle tratte Brescia-Cremona, Cremona-Treviglio, Cremona-Mantova e Cremona-Codogno.
L'iniziativa comincerà già a partire dalle prossime settimane, con tre nuove locomotive Donizetti. Verrà coperto anche il triangolo Milano-Cremona-Mantova, grazie al maxi treno Caravaggio, doppio piano ad alta capacità per le tratte suburbane a frequentazione massiva. La notizia allieterà certamente i pendolari e viaggiatori cremonesi, che in base ad una stima predittiva, potrebbero aumentare del 38% grazie all'efficienza dei nuovi mezzi messi a disposizione. Le nuove tecnologie messe in campo consentirebbero infatti di accorciare i tempi di viaggio e di attesa tra un treno; ad oggi invece, le tempistiche sono tutt'altro che rapide: il miglior collegamento impiega 58 minuti per fare 51 chilometri, sulla Cremona-Milano servono almeno 70 minuti per 88 chilometri, mentre per Mantova i minuti sono 48 e 60 i km di lunghezza.
Attualmente sono 108 i treni che partono da Cremona o vi arrivano ogni giorno, contro i 200/250 che transitano nelle stazioni dei capoluoghi più grandi. E fra salite e discese dai convogli, a Cremona si registrano 5847 passaggi al giorno, 1638 a Crema e 1622 a Piadena, ma grazie ai giusti interventi, i numeri dei biglietti timbrati potrebbero crescere ancora di più.
Il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, presente all'incontro di presentazione, ha accolto con favore la notizia dei nuovi treni in arrivo, ma non ha risparmiato di lanciare alcune frecciatine: "li stiamo aspettando dal 2018, quando sono stati annunciati ma non per Cremona. Non abbiamo infatti capito perché il nostro territorio, nonostante le sollecitazioni di anni, rimanga sempre fra gli ultimi nelle tempistiche delle consegne e negli investimenti. Ed è molto grave, perché questo ritardo vuol dire pezzi di vita persi. Il mio dovere —ha aggiunto— è di portare qui la fatica enorme di studenti e lavoratori cremonesi che utilizzano il treno per spostarsi. Apprezziamo l'arrivo dei nuovi treni, ma il ritardo è già molto grave. Cremona i suoi compiti li ha fatti . Non possiamo più aspettare ciò che da troppi anni attendiamo. Aspettiamo ora di vederli consegnati".