I ministri delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, e dell’Innovazione tecnologica e transizione digitale, Vittorio Colao, hanno firmato un protocollo d’intesa con le Provincie autonome di Trento e Bolzano, la Provincia di Belluno e la Regione Veneto per l’attuazione del piano ‘Mobilità sostenibile dei Passi dolomitici’, che prevede la costituzione della “Dolomiti Low Emission Zone” nell’area geografica intorno ai Passi di Gardena, Campolongo, Pordoi, Sella e nelle valli circostanti della Val Gardena, Val Badia, Val di Livinallongo e Val di Fassa.
Con l’attuazione del progetto e l’istituzione della “Low Emission Zone”, si creano i presupposti per forme di regolamentazione del traffico, anche attraverso sistemi digitali, in un ambiente sensibile come le Dolomiti, riconosciute dall’Unesco patrimonio dell’umanità, e per favorire il trasporto intermodale incoraggiando l’uso dei mezzi pubblici e di quelli ecologici a due ruote al posto dell’auto privata.
Con il protocollo le parti coinvolte nel progetto intendono promuovere e rafforzare la più ampia collaborazione finalizzata a rafforzare il coordinamento della mobilità a livello interprovinciale e interregionale, che riguarda anche i Comuni dell’area intorno al gruppo del Sella, per la valorizzazione dei Comuni stessi e dei territori circostanti anche in chiave di sostenibilità. In particolare, attraverso lo strumento della “Low Emission Zone” sarà possibile attivare le cinque principali azioni previste dal Piano di mobilità sostenibile: la regolamentazione del traffico con un sistema digitale e innovativo; la creazione e digitalizzazione di aree di parcheggio di interscambio; il rafforzamento del Trasporto pubblico locale; l’incentivazione della mobilità attiva ed integrazione della mobilità a fune; il miglioramento della qualità della vita e dell’esperienza turistica.
Questa profonda riorganizzazione della mobilità intorno al massiccio del Sella sarà uno degli interventi che porteranno l’area dolomitica a diventare un modello europeo di mobilità sostenibile in una zona di montagna sotto tutela dell’Unesco.