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Approvata agenda urbana del Mims

Suddivisa in due parti: metodologia e strumenti

L’Agenda urbana del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) è stata approvata ieri dal Comitato di indirizzo per le politiche urbane che opera presso il ministero. Il documento offre un quadro strategico per orientare le politiche di competenza del Mims che impattano sulle aree urbane e mette a disposizione dei decisori pubblici, anche a livello territoriale, metodi e dispositivi per contribuire alla definizione dell’Agenda urbana nazionale per lo sviluppo sostenibile, di cui al mandato del Comitato interministeriale per le politiche urbane (Cipu). Il documento raccoglie anche strumenti ed esperienze territoriali che potranno essere tradotti in indicazioni operative, favorendo la loro replicabilità anche nelle aree urbane più svantaggiate.

Il documento è suddiviso in due parti: la prima definisce la metodologia utilizzata ed i contenuti dell’Agenda urbana di competenza del Mims per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 dell’Onu; la seconda esamina gli strumenti operativi e di governance utili per lo sviluppo urbano sostenibile. L’Agenda urbana del Mims è incardinata sul ciclo di programmazione del ministero: per ciascuna azione a dimensione urbana sono stati identificati gli stanziamenti di bilancio 2022-2036 e le risorse del Pnrr e del Pnc in linea con i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 e con 27 obiettivi quantitativi collegati a strategie, piani o programmi dell’Unione europea o nazionali. 

La Commissione di esperti per le politiche urbane istituita presso il Mims, che ha contribuito alla redazione del documento, ha proposto anche azioni concrete e programmi volti al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Le proposte sono state esaminate e fatte proprie dai due Comitati interni del Mims che operano su queste tematiche: il Comitato tecnico per le politiche urbane, costituito dalle Direzioni generali competenti, ed il Comitato di indirizzo, presieduto dal ministro e composto dai capi Dipartimento, dai responsabili della Struttura tecnica di missione e dell’Unità di missione per il Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza).

Infine è uno strumento di orientamento dinamico delle politiche del ministero rivolte alle città, tema sul quale, in un’ottica di complementarità, sono stati prodotti, anche recentemente, altri documenti sui temi riguardanti le politiche urbane. La metodologia e le linee-guida illustrate nel documento potranno essere adottate, in prospettiva, anche da altri ministeri per accompagnare la programmazione nazionale, regionale e locale nella prospettiva di uno sviluppo più resiliente, inclusivo e sostenibile.

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