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Italia come polo attrattivo per automotive globale

Il Paese nel mirino degli investitori mondiali del settore

Durante una recente riunione con i rappresentanti sindacali riguardante Stellantis, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), ha evidenziato una significativa opportunità per l'Italia nell'attirare investimenti dall'estero nel settore automobilistico. Urso ha sottolineato che, rispetto ad altri Paesi europei produttori di automobili come Francia, Germania, Polonia e Spagna, che ospitano tra le quattro e le sette grandi case automobilistiche, l'Italia si distingue vantaggiosamente. Questo vantaggio deriva dalla presenza, sul territorio nazionale, di un unico grande produttore di automobili, creando così un ambiente potenzialmente più accogliente per nuovi investitori nel settore.

Il ministro ha fatto notare come l'Italia possegga un mercato interno dinamico, capace di assimilare senza difficoltà l'ingresso di nuove marche automobilistiche, grazie alla più alta differenza, rispetto agli altri Paesi europei, tra le autovetture prodotte e quelle immatricolate. In aggiunta, il ministro ha rimarcato l'esistenza di una manodopera qualificata e di un'industria di componentistica di elevata competenza, sia a livello nazionale che internazionale, fattori che contribuiscono a rendere l'Italia un terreno fertile per l'accoglienza di nuove realtà produttive nel settore automobilistico.

Secondo il ministro, il contesto attuale, caratterizzato da un cambiamento delle politiche europee in materia di produzione automobilistica, dovrebbe spingere i produttori senza stabilimenti in Europa a considerare l'Italia come una location privilegiata per i loro investimenti. Questa valutazione, supportata dalla singolarità del panorama produttivo italiano e dalle sue capacità industriali e lavorative, pone l'Italia in una posizione di potenziale leadership nell'attrarre nuovi investimenti nel campo automobilistico.

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