Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi è intervenuto all'assemblea pubblica di Federtrasporto tenutasi ieri a palazzo Confindustria a Roma. Tra i temi trattati, la carenza di autisti nel trasporto pubblico: "È un tema che riguarda trasversalmente passeggeri e merci. Probabilmente c'è ancora molto da fare, soprattutto con l'iniziativa privata". "Abbiamo già varato norme per facilitare l'assunzione di autisti, inclusa la parificazione delle patenti estere -ha aggiunto-, ma il mercato fatica a coprire i buchi che si aprono in un settore che negli ultimi anni è esploso. È lo stesso problema che vediamo sui macchinisti ferroviari, ma qui i numeri sono molto più rilevanti. Va affrontato per garantire competitività al sistema dei trasporti".
Riguardo ai costi del Tpl, il viceministro ha poi dichiarato: "È centrale l'incremento strutturale delle risorse del Fondo nazionale trasporti. Non possiamo illuderci che una maggiore qualità del servizio sia sostenibile senza adeguare le tariffe". "Chi chiede investimenti deve assumersi anche una quota di responsabilità: se aumentiamo chilometri e qualità del servizio, aumentano anche i costi di gestione. Il fondo non può drenarli senza limiti dalle casse dello Stato. Serve una visione a 20 anni su come vogliamo il trasporto pubblico locale, il cittadino lascerà l'auto solo se gli garantiamo continuità e qualità. Ma chi paga? E' un nodo strutturale che dobbiamo affrontare" ha concluso.
Sull'argomento, vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news.