Il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè (Forza Italia) sembra essere pronto per candidarsi alla presidenza della Regione Siciliana, al posto di Renato Schifani (appartenente allo stesso partito). Mulè ha ora la residenza in Sicilia -prima in Umbria, motivo che precedentemente gli aveva proibito di candidarsi, a vantaggio di Schifani- e ha anche "affetti, casa, amici ed elettori"; non sembra mancargli nulla.
Il forzista si pone quindi come un'alternativa a Schifani, che secondo lui "sta collezionando errori e sbagliando", come ha dichiarato in un'intervista. Tra questi sbagli, il recente scontro con Matteo Salvini per la nomina di Annalisa Tardino come presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale. Contro la sua designazione è arrivato infatti il perfezionamento del ricorso al Tar, firmato da Schifani per ottenere la sospensiva del provvedimento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Un segnale di ostilità nei confronti di Salvini, gesto che però Mulè ritiene "bizzarro" e definisce un errore dal momento che la Lega è dalla parte del proprio partito. "Non si porta un alleato davanti a un giudice per una questione politica, per una nomina che spetta al ministero dei Trasporti e su cui la regione non ha parere vincolante" ha dichiarato.