A seguito degli incontri tra i leader dei Paesi appartenenti alla Shangai Cooperation Organization (Sco) avvenuti a Tianjn (Cina) tra il 31 agosto ed il primo settembre (vedi Mobilità.news), Vladimir Putin continua la propria permanenza nella Repubblica popolare cinese. Oggi infatti a Pechino ha partecipato ad un bilaterale con il presidente Xi Jinping, definito un "caro amico", stesso appellativo che il presidente russo aveva rivolto ieri anche al premier indiano Narendra Modi (vedi Mobilità.news).
Secondo il capo del Cremlino, i rapporti tra Russia e Cina hanno raggiunto "livelli senza precedenti". "Le relazioni tra i due Paesi hanno resistito alla prova dei cambiamenti internazionali" ha dichiarato Xi a Putin. La volontà del leader cinese è quella di "promuovere la costruzione di un sistema di governance globale più giusto e ragionevole", in linea con l'intenzione del summit appena concluso di porsi come un'alternativa alla Nato spostando il centro del potere dall'Atlantico all'Eurasia. I dieci Paesi che fanno parte della Sco infatti riuniscono 24% della superficie totale mondiale, il 42% della popolazione mondiale e circa il 23% del Pil; secondo gli analisti hanno nel complesso inoltre più testate atomiche rispetto all'Alleanza atlantica, nonostante quest'ultima possieda tecnologie più avanzate.
Xi ha definito le relazioni tra Cina e Russia come un esempio di legami tra grandi Paesi, basati su un'amicizia permanente di buon vicinato, un coordinamento strategico globale ed una cooperazione reciprocamente vantaggiosa. Come riportato dalla stampa cinese, il Paese si vede pronto a rafforzare gli scambi con Mosca per sostenere sviluppo e rivitalizzazione attraverso nuovi progetti. I due partner inoltre vorrebbero sfruttare piattaforme multilaterali come Nazioni Unite, Sco, Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) e G20 per costruire una comunità rivolta al futuro.
Oggi Xi insieme a Putin ha anche incontrato il presidente mongolo Ukhnaa Khurelsukh, con l'invito a consolidare la fiducia politica reciproca, la solidarietà ed il coordinamento per porsi come punto di riferimento per lo sviluppo e rilancio dei tre Stati. Sempre secondo le agenzie cinesi, questo prevederebbe la promozione di progetti infrastrutturali ed energetici transfrontalieri, un migliore allineamento delle strategie di sviluppo, l'ampliamento delle transazioni in valuta locale ed il rafforzamento della cooperazione nel turismo e nella conservazione del patrimonio culturale. Putin ha poi aggiunto la necessità di ampliare la portata del commercio e degli investimenti e di approfondire gli scambi nei settori finanza, energia, economia digitale, istruzione, tutela ambientale e turismo. Khurelsukh dal canto suo ha evidenziato la disponibilità a costruire un corridoio economico Cina-Mongolia-Russia per sostenere gli scambi.