Ieri i dipendenti dell'Autorità di sistema portuale del mar Ligure occidentale hanno scioperato: la causa è legata in particolare al trasferimento senza preavviso di un funzionario dalla sede di Genova a quella di Savona, ma più in generale ai difficili rapporti tra i lavoratori e i vertici dell'Adsp.
L'Autorità portuale ha precisato di aver incontrato le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti il 15 settembre per un confronto. Una nota dell'Adsp ha spiegato: "In un’ottica di piena disponibilità al dialogo, il segretario generale ha proposto di rinviare al 15 ottobre l’entrata in vigore dell’Ordine di servizio che -per ragioni esclusivamente di carattere organizzativo- ha previsto lo spostamento di un dipendente presso la sede di Savona. Contestualmente è stata avanzata la proposta di istituire un tavolo di lavoro che, riconoscendo con senso di responsabilità il disagio manifestato da alcuni dipendenti in conseguenza di tale provvedimento, peraltro in linea con numerosi precedenti del tutto analoghi occorsi negli anni, possa definire in modo condiviso le modalità procedurali da adottare per eventuali futuri trasferimenti. Il segretario generale ha inoltre espresso la disponibilità a proseguire con immediatezza le trattative per il rinnovo della contrattazione di secondo livello, pur non avendo l’Adsp ricevuto da parte sindacale la piattaforma rivendicativa richiesta nel giugno scorso, nonché a programmare incontri e riunioni con le rappresentanze sindacali sui principali temi riguardanti l’organizzazione interna dell’Ente e sulle tematiche più volte sollevate nel corso degli ultimi anni".
Riguardo all'esito dell'incontro, il comunicato afferma che "nonostante le aperture, si è dovuto registrare un atteggiamento di totale chiusura da parte sindacale, culminato con l’abbandono del tavolo da parte dei una delle delegazioni sindacali presenti, la delegazione Filt-Cgil di Genova, proprio in un momento in cui il confronto sembrava poter trovare uno sbocco positivo".
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