Entro il 2026 la miniera di Silius tornerà operativa per l’estrazione di fluorite, con una capacità prevista di circa 70.000 t/anno. Dopo tre decenni di inattività il rilancio è possibile grazie agli investimenti della Mineraria Gerrei ed al contributo tecnico di Valente SpA, azienda milanese specializzata in movimentazione su rotaia ed impianti per lavori in sotterraneo. Valente ha firmato con Mineraria Gerrei una commessa da 1,1 milioni di Euro per fornire il parco macchine necessario al revamping: locomotori elettrici, mezzi per il trasferimento del personale nelle gallerie, carri su rotaia per il trasporto dei materiali di scavo e tutta la strumentazione di supporto per la riattivazione degli impianti.
Fondata nel 1919, la società fornisce rotaie, scambi ed attrezzature per tunnelling e mining, competenze ritenute oggi strategiche per riaprire siti estrattivi sul territorio nazionale. Il progetto si inserisce nel più ampio contesto regolatorio europeo: il Critical Raw Materials Act del 2024 impone che almeno il 10% del consumo annuo di materie prime critiche provenga da fonti Ue, misura volta a ridurre la dipendenza dalle importazioni.
L’Italia ha risposto con un Piano nazionale di estrazione che individua 76 siti dismessi da valutare per il riutilizzo e classifica giacimenti di interesse strategico. La miniera di Silius, stimata contenere circa 3 milioni di tonnellate di fluorite, acquista rilevanza crescente per la filiera delle batterie agli ioni di litio e per lo stoccaggio dell’energia rinnovabile. La sinergia tra tecnologie specializzate e politiche industriali apre quindi la strada ad una riconversione sostenibile del patrimonio minerario italiano, con il trasporto su rotaia e le soluzioni di cantiere al centro della ripartenza.