L'Unione europea ha comminato ulteriori sanzioni economiche contro la Russia. L'accordo politico è stato raggiunto dai Paesi membri in queste ultime ore. Si tratta dell'ottavo pacchetto di sanzioni contro Mosca da quando il 24 febbraio è iniziata l'aggressione militare di Mosca all'Ucraina. Decisione, quest'ultima, motivata dall'annessione di quattro territori ucraini con un ''referendum farsa'', come lo ha definito la Comunità internazionale. 

''Forte risposta della Ue all'annessione illegale di territori dell'Ucraina da parte di Putin''. Formalmente ''seguirà una procedura scritta e le sanzioni entreranno in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale'', ha annunciato su Twitter il rappresentante permanente della Repubblica Ceca, Edita Hrda, presso l'Unione europea. 

Intanto, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la ratifica dei quattro territori ucraini annessi di recente attraverso un referendum: si tratta delle repubbliche di Donetsk e Luhansk occupate del 2014, e dei territori di Zaporizhzhia e Kherson militarizzati di recente, secondo quanto rende noto l'agenzia di stampa russa "Tass". I territori saranno guidati da funzionari nominati direttamente dal presidente russo. 

Il nuovo pacchetto di sanzioni europee, invece, prevede: il Price Cap sul petrolio russo. Ossia il divieto per le navi cargo di trasportare petrolio russo a prezzi fissati oltre un certo livello in Paesi esterni all'Unione europea. In questo modo si cerca di colpire gli introiti del petrolio del Cremlino, come in precedenza sostenuto dal G7.