È in corso oggi uno sciopero nazionale che coinvolge trasporto aereo, bus, treni, metro e autostrade. Si concluderà stanotte alle 23:59, con diverse modalità e fasce orarie a seconda del settore e della città. Indetto dai sindacati Cub, Sgb, Usb e Si-Cobas, l'agitazione è stata motivata con la necessità di rispondere a condizioni di lavoro insostenibili: richiesti maggiori investimenti per sanità, istruzione, trasporti e sicurezza sul lavoro invece che per spese militari e riarmo.
Come dichiarato da Usb in un comunicato, questa giornata di sciopero generale è "una scelta dettata dalla necessità di opporsi alle politiche belliciste del governo Meloni". "La corsa al riarmo, per la difesa comune europea e l’aumento della spesa per la Nato fino al 5% del Pil, sta portando il nostro Paese al collasso: i rinnovi contrattuali non coprono l’inflazione, le crisi industriali si aggravano e moltiplicano, le lavoratrici ed i lavoratori sono sempre più poveri. Dire no alle politiche di guerra significa anche denunciare le complicità del nostro governo con lo stato israeliano, che continua il genocidio in Palestina e sta spingendo su una terrificante escalation internazionale. Aziende come Leonardo Spa, la prima produttrice di armi in Europa, si stanno arricchendo della situazione di conflitto, continuando a fare affari milionari con Israele e l’apparato bellico della Nato" ha aggiunto la sigla.
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